Patente sospesa per chi usa il cellulare alla guida: le novità del Codice della strada
Il 21 febbraio la commissione Trasporti della Camera ha dato parere positivo dopo l’esame dei 770 emendamenti presentati al nuovo Codice della strada. Fra le varie novità si prevede una nuova formulazione dell’articolo 173: si punta a ritirare la patente per una settimana se il conducente viene trovato al telefono mentre guida e risulta in possesso di punti inferiori a 20 ma superiori a 10. Al di sotto di questa soglia la sospensione sarà invece di 15 giorni. Il provvedimento è atteso in aula e al Senato in marzo
- Un emendamento del Pd riformulato dal governo ha stabilito che la sospensione della patente da una settimana a quindici giorni sarà applicata anche a chi guida parlando al cellulare
- Questa stretta si aggiunge a quelle già previste dal ddl di riforma del Codice della strada presentato dal governo in Parlamento
- La nuova formulazione prevede il ritiro della patente per una settimana se il conducente risulta in possesso di punti patente inferiori a 20 ma superiori a 10, al di sotto di questa soglia la sospensione sarà invece di 15 giorni. Se invece il conducente provoca un incidente o manda fuori strada un altro veicolo, oltre alle altre sanzioni previste i tempi della sospensione breve vengono raddoppiati
- Al momento l’articolo 173 del Codice, relativo a questo tema, prevede “la sospensione della patente da 1 a 3 mesi in caso di recidiva nel biennio”, ha spiegato la relatrice del provvedimento Elena Maccanti (Lega)
- Il 21 febbraio la commissione Trasporti della Camera ha dato parere positivo dopo l’esame dei 770 emendamenti presentati: se la modifica del Codice della Strada supererà l’esame in Aula e quello in Senato a marzo, entrerà ufficialmente in vigore
- In Commissione il governo è stato battuto sull'alcolock. “È stato approvato contro il volere del governo il nostro emendamento che chiede al Mit di chiarire la tipologia di officine autorizzate all'installazione dell'alcolock all'interno delle autovetture", ha spiegato il capogruppo del Partito Democratico nella commissione, Anthony Barbagallo
- Un altro emendamento al ddl vuole mettere sullo stesso piano da un punto di vista degli accertamenti chi guida in stato di ebrezza e chi sotto effetto di sostanze stupefacenti: la sanzione potrebbe infatti scattare subito dopo un primo controllo
- Attualmente, invece, è previsto che venga accertato lo stato di alterazione psico-fisica e non è sufficiente che venga provata la presenza della sostanza nel sangue
- Arriva inoltre la stretta sugli autovelox: stop ai dispositivi di rilevamento della velocità su tratti di strada a 50km/h. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è pronto a varare il decreto "per una omologazione nazionale" degli autovelox
- Secondo quanto ha spiegato la deputata della Lega e componente della Commissione Trasporti della Camera, Elena Maccanti, "ci sono due provvedimenti sugli autovelox, uno è inserito nel codice della strada", mentre quello di vietare l'installazione degli autovelox sulle strade a 50km/h "è dentro un decreto ministeriale attualmente all'esame della Conferenza Unificata, previsto da una legge del 2010 che Salvini sta sbloccando dopo 13 anni, e che passerà"