Allarme Dengue in Italia, controlli in porti e aeroporti

Cronaca

Il ministero alla Salute diffonde una circolare per invitare a “vigilare sulle disinfestazioni degli aerei”. La malattia sta provocando un'emergenza in Brasile e si diffonde velocità crescente: già 600mila casi nel 2024

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L'emergenza Dengue in Brasile e l'aumento globale dei casi fanno innalzare l'allerta nei porti e negli aeroporti in Italia. È questo l'obiettivo della circolare 'Innalzamento livello di allerta relativamente alla diffusione della Dengue presso i punti di ingresso italiani', messa a punto dall'Ufficio 3 (Coordinamento Usmaf-Sasn) del ministero della Salute. 

I contenuti della circolare

"A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, su disposizione del direttore generale, Francesco Vaia, si invitano gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti". La circolare - riportata da Adnkronos - ricorda "che il Regolamento sanitario internazionale (Capitolo IV – Disposizioni speciali per merci, container e aree di carico container e Allegato 5 misure specifiche per malattie a trasmissione vettoriale) prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti".

Superati i 600mila contagi nel mondo

L'epidemia, intanto, non accenna a frenare. Dopo un 2023 da record, con oltre 5 milioni di casi, nel solo mese di gennaio sono già stati superati i 600mila contagi nel mondo. Già nei mesi scorsi l'Organizzazione mondiale della sanità aveva messo in guardia dall'escalation: in un ventennio si è registrata un aumento di 10 volte dei contagi, passati dai 500 mila del 2000 agli oltre 5 milioni del 2019. Dopo un rallentamento negli anni della pandemia, lo scorso anno la circolazione della Dengue, che è comunque soggetta a intensificazioni ogni 3-4 anni, ha ripreso a crescere. Secondo l'Oms sono stati oltre 5,5 milioni i casi e più di 5 mila i morti. Oltre l'80% si è verificato nel Sud America, con il Brasile che, da solo, ha contato circa 3 milioni di contagi. Al di fuori del Sud America, aumenti importanti sono stati registrati in Bangladesh con oltre 300 mila casi, Burkina Faso, che con 150 mila casi è stato il Paese africano più colpito.

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