Taranto, preside picchiato dai genitori di un'alunna: "Si sentono padroni a scuola"

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Scaraventato per terra e colpito con calci e pugni. L'intera comunità del personale docente esprime sdegno e preoccupazione per l’accaduto: “ Ci sentiamo abbandonati”. Il sindacato dirigenti scolastici chiede sorveglianza davanti all’istituto

 

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Picchiato dai genitori di un’alunna di tre anni . È accaduto in una scuola d’infanzia di Taranto. Il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Europa-Alighieri”, Marco Cesario, trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata guarirà dalle ferite al volto e alla mano in sette giorni. L’uomo ha denunciato gli aggressori già identificati dai carabinieri. “Ormai il livello di degrado della scuola aumenta sempre di più e parallelamente anche la violenza. Non c’è un limite”, confessa il preside al Corriere della Sera

L'aggressione

Un’insegnante aveva chiamato, secondo il regolamento, la mamma di un’alunna di tre anni per cambiarle la biancheria. La signora è arrivata nervosa, è scoppiata una discussione e il preside ha invitato la donna ad abbassare i toni. Dopo qualche minuto si è presentato il padre della bambina che ha aggredito il dirigente scolastico. Questo è il racconto al Corriere della Sera di Marco Cesario che ricorda: “L’uomo mi ha afferrato e sbattuto a terra colpendomi con calci e pugni. Mentre ero a terra anche la signora ha tentato di darmi un calcio. Sono scappato. Avevo il maglione strappato tanta è stata la violenza dell’uomo. La vice preside ha cercato di fermarli e s’è presa anche lei qualche colpo". 

Personale della scuola Mazzina allestisce con banchi e sedie consegnati questo pomeriggio nella classe ritratta ieri in una foto di una lezione con i bambini in ginocchio a scrivere sulle sedie, in assenza dei banchi, 15 settembre 2020.ANSA/LUCA ZENNARO

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"I genitori non educano"

Episodi del genere secondo Cesario accadono perché "il genitore si sente padrone: non deve entrare e uscire da scuola a proprio piacimento. A volte penso che servirebbe la vigilanza delle forze dell’ordine" inoltre, i genitori "non educano. Prendono sempre le difese dei figli" conclude il preside. 

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“Quanto accaduto è inaccettabile”

 “Quanto accaduto è inaccettabile” urlano i colleghi del preside picchiato. “Ci sentiamo abbandonati, sminuiti nel nostro ruolo e soprattutto indifesi “ aggiungono . “Chiediamo che le istituzioni, a tutti i livelli, aprano una seria riflessione atta a ripristinare la centralità della funzione sociale della scuola. 

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Foto Fabrizio Zani/Pasquale Bove

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Sorveglianza davanti alle scuole

Il sindacato Dirigenti Scuola parla di “sconforto”. Martedì è previsto un incontro con il direttore generale dell'Ufficio scolastico della Puglia "per avanzare proposte immediate per porre un freno ai continui attacchi al cuore del sistema” afferma il responsabile del sindacato Attilio Fratta. “Chiederemo la sorveglianza davanti alle scuole”. 

Il sindaco di Taranto

 “Nessuna ragione, nessuna disputa, nessuna divergenza può giustificare un gesto di violenza come quello subito dal dirigente. Il nostro pensiero va a lui, vittima di un atto di aggressione ingiustificabile da parte del genitore di uno studente" dichiara il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. "Nessun conflitto, per quanto acceso, può giustificare un gesto così deprecabile che non solo viola i valori fondamentali della convivenza civile, ma mina anche il clima di sicurezza e serenità all'interno delle nostre istituzioni educative”.

Un'immagine dello stabilimento Ilva a Taranto, 25 settembre 2013.
ANSA / CIRO FUSCO

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