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Vaticano, il Papa sulle coppie gay: "Benediciamo le persone, non le associazioni Lgbt"

Cronaca
©Ansa

Dopo il provvedimento deciso dalla Dottrina della Fede che ha creato all'interno della Chiesa polemiche e divisioni, il Pontefice ha chiarito che "tanti sono sbalorditi ma non hanno letto bene, perché lo spirito del provvedimento è benedire gli individui e non il peccato"

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"Tanti sono sbalorditi ma non hanno letto bene. Ci vuole un buon ascolto". Così Papa Francesco nell'incontro con i sacerdoti romani è tornato sulla questione delle benedizioni delle coppie gay, dopo il provvedimento deciso dalla Dottrina della Fede che ha creato all'interno della Chiesa polemiche e divisioni. Bergoglio ha spiegato che lo spirito del provvedimento riguarda "le persone, non le organizzazioni. Se viene l'associazione Lgbt no, le persone invece sempre".

Provvedimento non si applica in Africa

Ai sacerdoti africani, che sono a Roma e che lo hanno incalzato sulla questione, il Papa ha ribadito che il provvedimento in Africa non sarà messo in atto perché "la cultura non lo accetta". Ma ha aggiunto: "Noi benediciamo le persone, non il peccato", "forse vengono come coppie o come persone". E poi ha fatto un esempio: "Quando benediciamo un imprenditore non ci chiediamo se ha rubato". Il Papa ha ribadito che non cambia la dottrina sul sacramento del matrimonio tra un uomo e una donna. 

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L'incontro con i sacerdoti

Il Pontefice ha tenuto a San Giovanni in Laterano un lungo incontro, quasi tre ore, con circa ottocento sacerdoti della sua diocesi. Un incontro a porte chiuse, per parlare "liberamente" perché "il tacere se si ha qualcosa da dire è come una bomba", ha detto secondo quanto riferiscono fonti presenti all'incontro. Quindi niente discorso preparato ma domande e risposte. Ai parroci ha ribadito che le omelie devono durare "non più di otto minuti", arrivare al cuore e non essere troppo "sofisticate". 

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"Le divisioni nella Chiesa devono essere gestite"

Il Pontefice ha parlato a cuore aperto anche delle divisioni nella Chiesa: "devono essere gestite, non nascoste". Ma a dividere sono gli "ultras" che si pongono fuori da quella armonia donata dallo Spirito. Il Papa ha dato spazio a tutti nell'incontro ma ha glissato su qualche questione. Alla domanda sul caso di Marko Rupnik, l'ex gesuita accusato di abusi da diverse suore, si è limitato a dire che se ne sta occupando il tribunale ecclesiastico di Como. Sull'omosessualità ha ribadito che il sacerdote deve perdonare: "Dobbiamo perdonare molto, siamo tutti peccatori, non ho mai negato l'assoluzione". 

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"Roma è terra di missione"

Il Papa ha dunque riannodato i fili con la diocesi di Roma della quale è vescovo e alla quale più volte ha tirato le orecchie. Il clima, hanno raccontato i presenti era molto sereno, e il Papa ha chiuso con una battuta: "Pregate per me, ma a favore". Francesco ha ribadito che "Roma è terra di missione" e che proseguirà le sue viste nelle parrocchie come ha fatto di recente a Primavalle, Acilia e a Villa Verde. Domani Papa Francesco sarà ospite di Fabio Fazio a 'Che Tempo Che Fa' su Nove. Era già stato ospite della stessa trasmissione a febbraio del 2022, quando era ancora un programma della Rai. Fu boom di ascolti, ed è immaginabile che verrà replicato anche domani.

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