Il commento era stato reso pubblico dalla titolare della pizzeria perché considerato davvero sgradevole. "A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiediamo gentilmente di non tornare da noi" aveva scritto su Facebook
Una recensione considerata dalla ristoratrice “di pessimo gusto” e che ha provocato la sua sentita reazione. La storia, raccontata sulle pagine milanesi dal Corriere, riguarda il commento lasciato da un cliente di “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, che si è lamentato del tavolo assegnatogli, sottolineando il suo scontento con una sola stella su cinque. Un post tanto sgradevole da convincere la ristoratrice, Giovanna Pedretti, a renderlo pubblico.
Botta e risposta
“Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà – si legge nella recensione - mi dispiaceva ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, ma non andrò più”. La risposta su Facebook è stata lunga e articolata: “Egregio cliente, apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione. Nonostante questo ci tenevo a farle presente che il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l’educazione e il rispetto verso ognuno. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che, non mi sembra vi abbiano importunato, mi sembra una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole. Ci tengo inoltre a sottolineare che non è passato inosservato il suo sguardo infastidito anche verso il ragazzino in carrozzina. A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiediamo gentilmente di non tornare da noi”.
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“Pizza sospesa”
La pizzeria di via XX Settembre, inoltre, è tra quegli esercizi che hanno aderito all’iniziativa della “pizza sospesa” che ha destinato 200 buoni all’associazione Genitori amici dei disabili, e il ragazzo cui si fa riferimento nel post, stava proprio usufruendo del buono. “Ho deciso di pubblicare sulla nostra pagina Facebook il post e rendere pubblica questa triste vicenda che sicuramente mi ha scosso molto. Sono convinta che sia necessario avere maggiore umanità in questo mondo", ha infine aggiunto la titolare.
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Dubbi sulla veridicità della recensione
Poche ore dopo la diffusione della storia della ristoratrice, alcuni utenti dei social avevano sollevato dubbi sulla sua veridicità e sul web era rimbalzata l'idea che fosse tutta inventata. Intorno alla vicenda quindi si sono aperte le prime crepe e quando anche gli organi di stampa hanno dato spazio al caso, si sono scatenate critiche e insinuazioni. Nella giornata di domenica 14 gennaio Giovanna Pedretti è stata ritrovata morta sulle rive del Lambro.
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