“Fleximan”, come è stato ribattezzato, ha abbattuto gli apparecchi segandoli alla base con un flessibile. La vicenda ha sollevato le proteste degli amministratori locali, ma l'ignoto autore ha anche ricevuto il sostegno di automobilisti e residenti per le troppe multe subite
È stato soprannominato "Fleximan" l'ignoto vandalo che dalla metà dell'anno scorso ha abbattuto otto autovelox segandoli alla base con un flessibile. L'ultimo apparecchio è stato distrutto mercoledì scorso, attorno alle 21.30, nel Comune di Rosolina (Rovigo), lungo la Statale Romea, in prossimità dell'ingresso nel centro urbano. Una telecamera l'avrebbe ripreso e sulle sue tracce si sono messi gli investigatori. Si tratta dell'ottavo atto vandalico in pochi mesi nella sola provincia di Rovigo.
Gli autovelox distrutti
Il primo a cadere è stato l'apparecchio di Bosaro, sulla Statale 16, tra il 18 e il 19 maggio, il 29 maggio uno a Giacciano con Baruchella, il 19 luglio di nuovo il dispositivo da poco ripristinato a Bosaro, poi Mazzorno Sinistro, nel Comune di Taglio di Po, il 6 agosto. Una piccola pausa e il 2 novembre "Fleximan" è tornato sui propri passi a Giacciano con Baruchella. La notte di Natale doppio colpo, a Corbola e per la seconda volta a Taglio di Po. Gesta che hanno sollevato proteste dagli amministratori, ma anche sostegno da automobilisti e residenti per le troppe multe subite per questi apparecchi.
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Autovelox e multe
Sulle gesta del misterioso vandalo è intervenuto il coordinatore provinciale del Sindacato unitario lavoratori polizia locale (Sulpl) Mirco Gennari, secondo cui "troppo spesso, anche se non sempre, fortunatamente, con la scusa della sicurezza stradale, le amministrazioni comunali e provinciali hanno fatto spuntare autovelox come funghi, piazzandoli nei posti più disparati, tranne dove effettivamente servirebbero, più per rimpinguare le casse dei loro enti che per una reale volontà di ridurre gli incidenti stradali". Anche se definisce “Fleximan” un criminale, Gennari auspica che "tanta approvazione popolare serva a far riflettere certi amministrazioni sull'uso e l'abuso di determinati strumenti, nonché sul giusto impiego della polizia locale, che merita di meglio che essere relegata al ruolo di esattore".