All'epoca dei fatti il giovane aveva 13 anni. Nonostante gli interventi e la riabilitazione non si è più ripreso, rimanendo tetraplegico a causa di quella caduta
E' morto a 25 anni Giovanni Zecchini, il giovane di Mira in provincia di Venezia che dodici anni fa precipitò in una piscina vuota in fase di ristrutturazione dopo che per gioco era salito sul tetto della struttura e aveva camminato su un lucernario che aveva ceduto. Dopo un volo di oltre dieci metri riportò ferite gravissime rimanendo tetraplegico. Il ragazzo si è spento qualche giorno fa, il 13 dicembre nella struttura sanitaria di Bassano del Grappa dove era ricoverato da tempo. La famiglia aveva portato in tribunale il Comune di Mira responsabile della struttura sportiva.
L'incidente
La tragedia risale al 19 luglio del 2012. Giovanni si trovava con gli amici nel cantiere a Valmarana dov'era in corso la ristrutturazione dell'impianto sportivo. Dopo aver attraversato il muretto erano saliti sul tetto. All’improvviso il lucernario aveva ceduto facendo precipitare nella vasca vuota il ragazzo. Giovanni Zecchini dopo quella caduta non è più tornato a camminare. La famiglia ha fatto causa al Comune. Il processo è andato avanti dieci anni chiamando in causa non solo tecnici e responsabili del cantiere ma anche l’allora sindaco Alvise Maniero. Tutti assolti. I legali della famiglia Zecchini hanno fatto ricorso in appello, ottenendo solo un risarcimento da parte del Comune. Lunedì ci saranno i funerali, alle ore 11 nella sala del commiato del cimitero di Spinea.