Bari, professoressa Silvana Ghiazza muore di tumore e lascia eredità agli studenti

Cronaca
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La docente ha istituito una fondazione a suo nome: verranno finanziate annualmente due borse di studio, una per i medici che si specializzeranno in oncologia, l’altra per chi presenterà la tesi in letteratura

 

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Ha pensato ai suoi alunni fino all’ultimo. Silvana Ghiazza, docente dell'Università di Bari, ha deciso di pensare ai suoi studenti, quando ha saputo di avere una malattia che non le avrebbe lasciato scampo. Ha così istituito una fondazione a suo nome per gli studenti meno abbienti. Con i soldi della sua eredità, verranno finanziate annualmente due borse di studio, una per i medici che si specializzeranno in oncologia, l’altra per chi presenterà la tesi in letteratura.

Le parole del marito

La fondazione è stata inaugurata oggi nel Museo civico di Bari. "Due anni fa, durante una visita, abbiamo scoperto di questo malanno", ha detto il marito della professoressa e presidente della fondazione, Raffaele Russi. "Quindi - ha aggiunto - ci siamo chiesti cosa fare, visto che non abbiamo eredi. Abbiamo deciso di mettere in piedi questa fondazione, della quale sono 'erede' io. Adesso faranno parte del patrimonio dell'associazione anche gli appartamenti di una palazzina che abbiamo comprato nel corso degli anni". Nel Cda della Fondazione Ghiazza c’è anche un ex alunno della docente, che l’aveva avuta come insegnante in una scuola.

La carriera di Ghiazza

Ghiazza, scomparsa nell'agosto del 2022, ha iniziato la sua carriera da insegnante a 23 anni. Ha lavorato per più di 20 anni nel dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università di Bari, lasciando un segno indelebile attraverso le sue pubblicazioni, soprattutto su autori come Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni e Umberto Saba.

 

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