Giulia Cecchettin, martedì i funerali. Turetta ha incontrato i genitori in carcere

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"Ero possessivo e la volevo per me", ha detto in carcere l'ex fidanzato della giovane, reo confesso del suo femminicidio. Il giorno delle esequie, che si terranno nella basilica di Santa Giustina a Padova, sarà lutto regionale in tutto il Veneto: sono attese 10mila persone

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Filippo Turetta, dopo un primo colloquio saltato, ha incontrato oggi i suoi genitori del carcere di Verona. "L'amavo, la volevo per me e non accettavo che fosse finita", ha detto al pm l'ex fidanzato di Giulia Cecchettin e reo confesso del suo femminicidio. Il ragazzo ha messo a verbale che non si dava pace per la fine della relazione con la 22enne, e avrebbe provato in tutti i modi a recuperare quel rapporto. Ma, ritengono gli inquirenti, quei tentativi non erano altro che una violenza psicologica nei confronti di Cecchettin, come lei stessa aveva confidato alle amiche. Stabilita intanto la data del funerale di Giulia, che avrà luogo martedì 5 dicembre alle ore 11 nella basilica di Santa Giustina a Padova: sono attese 10mila persone (TUTTI I NUMERI SULLA VIOLENZA DI GENERE).

Martedì lutto regionale in Veneto

La data delle esequie è stata decisa dopo il nulla osta della procura di Venezia per la restituzione della salma alla famiglia. Santa Giustina è una chiesa capace di ospitare migliaia di persone, affacciata su Prato della Valle, piazza vastissima che permetterà a molti di seguire la cerimonia tramite i maxischermi all'esterno della basilica. Martedì sarà "lutto regionale in tutto il Veneto per l'intera giornata", ha fatto sapere sui social il governatore Luca Zaia. "Chiedo a tutte le istituzioni di osservarlo, esponendo anche la bandiera a mezz'asta", ha aggiunto.

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Gino Cecchettin: "Funerale sia messaggio di partecipazione"

"Abbiamo scelto una chiesa grande affinché arrivi un messaggio di grande partecipazione, lo abbiamo voluto così perché arrivi questo messaggio", ha detto Gino Cecchettin davanti a casa a Vigonovo parlando del funerale della figlia Giulia. "Sto preparando un messaggio scritto che leggerò quel giorno - ha aggiunto - Non sono bravo con le parole, chiedetemi semmai di elettronica, ma sto cercando di dire le cose al meglio".

A Milano un murale per Giulia

In attesa dei funerali, anche Milano ricorda Cecchettin. In centro città, in via Santa Radegonda, è apparso un murale dedicato alla 21enne uccisa da Turetta. La ragazza è raffigurata su una colonna dove c'era il cinema Odeon, vicino al Duomo, mentre si stringe da sola in un cappotto rosso, colore simbolo del femminicidio e della violenza contro le donne. Sulla borsa una scritta: "Volevo solo scomparire in un abbraccio". L'opera è dell'artista Fabio Ingrassia, che ne ha condiviso sui social le immagini.

Il murale per Giulia Cecchettin a Milano
Il murale per Giulia Cecchettin a Milano - ©Ansa

I risultati dell'autopsia

La sera dell'11 novembre, nel parcheggio vicino alla casa delle 22enne, di ritorno da un pomeriggio e da una cena al centro commerciale, "mi è scattato qualcosa, ho perso del tutto la testa", avrebbe detto Turetta ai pm cercando di respingere l'ipotesi della premeditazione del delitto. L'autopsia ha stabilito che la ragazza è stata uccisa alle ore 23.40 nell'area industriale di Fossò, a sei chilometri da casa. Quando il giovane si è dato alla fuga, Giulia era già morta a causa delle coltellate - circa 20 - e delle lesioni subite durante l'aggressione. Si parla di shock emorragico come causa del decesso.

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I punti da chiarire

L'esame necroscopico svolto non avrebbe rivelato tracce evidenti di legature con lo scotch. Turetta aveva acquistato su Internet del nastro adesivo prima dell'omicidio, che poi era stato raccolto, con tracce di capelli, nella zona della seconda aggressione. Nel corso dell'autopsia sono stati anche prelevati tessuti per le indagini istologiche e gli esami tossicologici: gli inquirenti vogliono capire se Cecchettin sia stata stordita prima di essere colpita a morte.

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