Omicidio Giulia Cecchettin, Zaia a Sky TG24: “La lotta ai femminicidi coinvolga tutti"

Cronaca

“Spero che il tema femminicidio, e quindi il rispetto della donna e la violenza di genere, coinvolga tutta la comunità. Da un lato la formazione, ma ricordiamoci che non riguarda solo i ragazzi”, ha aggiunto il presidente della Regione Veneto

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“Il pericolo è che Giulia possa diventare la 152esima vittima. Cerchiamo di fare in modo che questo non accada, non solo nella memoria, ma anche nelle azioni”, ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia a Sky TG24, parlando di Giulia Cecchettin, la giovane trovata senza vita nella zona del lago di Barcis (Pordenone), per la cui morte è stato fermato l'ex fidanzato, Filippo Turetta, accusato di omicidio aggravato. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

"Impegno nelle scuole e nelle famiglie"

“Si parla moltissimo delle azioni da fare nelle scuole, ben vengano queste azioni. Noi le abbiamo invocate e le promuoviamo costantemente. La scuola può approfittare di questo grande network, riuscirà a parlare ancora maggiormente, perché non è vero che a scuola non si fa nulla, ai ragazzi e ai giovani. Dall'altro io spero che il tema femminicidio, e quindi il rispetto della donna e la violenza di genere, sia un tema che coinvolga tutta la comunità. Da un lato la formazione, ma ricordiamoci che è un tema che non riguarda solo i ragazzi”, ha proseguito Zaia. “Inoltre, ci vede essere un lavoro di squadra con le famiglie. Che sono le prime a poter intercettare comportamenti anomali. Che non necessariamente dobbiamo proprio catalogare come pericolosi, ma vanno segnalati e vanno accompagnati a dei percorsi che sono quelli della verifica. Abbiamo capito che la banalizzazione di comportamenti che sembrano di adolescenti, che sono controllare assiduamente il telefonino della fidanzatina piuttosto che essere ossessivi o psicotici nei comportamenti, sono dei campanelli d'allarme. Ben vengano le attività delle istituzioni come quelle scolastiche, ma non possiamo pensare che tutto si risolva lì. Anche per non dare un alibi a chi poi dovrebbe interessarsi dei propri figli.

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Lo sportello in Veneto

“Dal 2011 ho fatto aprire in Veneto uno sportello che si chiama 'InOltre'. Abbiamo avuto duemila persone che hanno avuto un contatto diretto con i nostri psicologi. È uno sportello gratuito che garantisce l'anonimato. Ci siamo occupati di persone che pensavano al suicidio e di casi di violenza di genere. Se qualcuno ha qualcosa da segnalare o vuole un supporto psicologico questa è una via gratuita e professionale”, ha concluso Zaia.

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