Stretta su terrorismo e occupazioni abusive: ok del Cdm ai ddl sicurezza
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Fra le novità approvate dal Consiglio dei ministri più tutele per le Forze dell'ordine oggetto di violenza o lesioni, l'introduzione di un nuovo reato per punire chi partecipa e/o organizza rivolte nelle carceri, il contrasto alle occupazioni abusive con procedure lampo per la liberazione degli immobili, la stretta alle truffe nei confronti degli anziani e misure specifiche anti-borseggio e anti-accattonaggio dei minori
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- Il Consiglio dei ministri ha approvato un pacchetto di tre ddl a tema sicurezza. Tra le novità più tutele per le Forze dell'ordine oggetto di violenza o lesioni, l'introduzione di un nuovo reato per punire chi partecipa e/o organizza rivolte nelle carceri, il contrasto alle occupazioni abusive con procedure lampo per la liberazione degli immobili, la stretta alle truffe nei confronti degli anziani e misure specifiche anti-borseggio e anti-accattonaggio dei minori
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- Prevista una norma contro i “manuali” per costruire bombe e armi che in passato sono stati sequestrati a esponenti jihadisti. Per questo reato si prevede la reclusione da due a sei anni
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- Nello specifico, la norma va a punire chiunque si procura o detiene materiale contenente istruzioni sulla preparazione o sull'uso di "congegni bellici micidiali di armi da fuoco o di altre armi, di sostanze chimiche, batteriologiche nocive o pericolose, nonché su ogni altra tecnica o metodo per il compimento di atti di violenza ovvero di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, con finalità di terrorismo, anche se rivolti contro uno Stato estero, un'istituzione o un organismo internazionale”
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- Il governo inasprisce poi le pene contro chi occupa abusivamente un’abitazione, approfittando dell'assenza del proprietario o di chi lo detiene legittimamente, e introduce misure "lampo" per la liberazione. La reclusione in questo caso va dai due ai sette anni. Lo stesso vale per chi si "appropria di un immobile altrui, con artifizi o raggiri, ovvero cede ad altri l'immobile occupato". Prevista anche la reintegrazione nel possesso dell'immobile "oggetto di occupazione arbitraria"
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- Per rendere più efficace questa norma è prevista una causa di non punibilità per l'occupante che collabora e lascia volontariamente l'immobile occupato. Viene inoltre disciplinato un apposito procedimento veloce per ottenere la liberazione dell'immobile e la restituzione. Nei casi urgenti è prevista la possibilità che la liberazione/restituzione dell'immobile sia effettuata direttamente dalle forze di polizia che hanno ricevuto la denuncia, fermo l'intervento successivo di convalida del pubblico ministero e del giudice
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- Uno dei disegni di legge va a punire chi organizza, favorisce, induce o impiega i minori nell'accattonaggio con la pena della reclusione da uno a cinque anni di carcere. Le modifiche introdotte all’attuale disciplina prevedono l'innalzamento dell'età dei minori che vengono sfruttati: verrà punito chiunque utilizza i minorenni fino a 16 anni anziché, come adesso, fino a 14
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- Le sanzioni sono più aspre se chi sfrutta i minori "se ne avvalga o comunque lo favorisca a fini di profitto": la reclusione sale da 2 a 6 anni. "La pena è aumentata da un terzo alla metà - si legge nel testo - se il fatto è commesso con violenza o minaccia o nei confronti di persona minore di anni 16 o comunque non imputabile"
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- Il questore potrà disporre il divieto di accesso nelle metropolitane, nelle stazioni ferroviarie e nei porti per chi è già stato denunciato o condannato per furto, rapina o altri reati contro il patrimonio o la persona commessi in quei luoghi. Inoltre, nei processi penali per tali reati compiuti nelle metropolitane e nelle altre aree del trasporto pubblico il giudice, ove la legge consenta la sospensione condizionale della pena, dovrà comunque prevedere il divieto di accesso a tali luoghi
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- Diventa facoltativo il rinvio della pena per le donne in gravidanza e per le madri con figli fino a un anno d'età. L'esecuzione della pena, in ogni caso, dovrà sempre e comunque avvenire presso gli istituti a custodia attenuata e non nelle carceri ordinarie. L'obiettivo, ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, è evitare "il fenomeno dell'uso della condizione di maternità come esimente in caso di commissione di reato: si pensi ai casi delle borseggiatrici nelle infrastrutture di trasporto"
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- C'è anche un giro di vite sui reati contro il personale in divisa. Se i reati di violenza o minaccia contro un pubblico ufficiale vengono commessi nei confronti di un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza, la pena è aumentata di un terzo. Nell'ipotesi di lesioni scatta la reclusione da due a cinque anni. In caso di lesioni gravi o gravissime, la pena è, rispettivamente, della reclusione da quattro a 10 anni e da otto a 16 anni
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- Altro inasprimento delle pene: è prevista un'aggravante per chi truffa gli anziani. Aumenta infatti il periodo di reclusione previsto: si va dagli attuali 1-5 anni a 2-6 anni. Viene poi introdotta una multa da 700 a 3mila euro, consentendo così l'applicazione della misura cautelare in carcere
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- Viene introdotto un nuovo reato che punisce chi organizza o partecipa una rivolta in un carcere o in un Cpr con atti di violenza, minaccia o con altre condotte pericolose. La pena è da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa. Sono previste apposite aggravanti, fino a dieci anni, nel caso di uso di armi. Se però, nel corso della rivolta o per conseguenza dei disordini, qualcuno dovesse essere ucciso o dovesse riportare delle lesioni, "la pena è della reclusione da dieci a venti anni"
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- Sale da 100 a 400 euro (invece che da 87 a 344 euro) la sanzione per chi si rifiuta di esibire i documenti di guida o far ispezionare il veicolo se viene fermato dalle forze dell’ordine. La sanzione passa invece da 200 a 600 euro per chi non rispetta l'invito a fermarsi. Per chi entro due anni risultasse recidivo scatta anche la sospensione della patente fino ad un mese
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- Molto più alta è la sanzione per chi viola un posto di blocco, ipotesi che prevede il 'graduale arresto di tutti i veicoli'): qui si va dai 1.500 ai 6mila euro, insieme alla sospensione della patente da 3 mesi a un anno