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Giovani e istruzione, Gratteri: "Italia a rischio decadimento culturale"

Cronaca

"I Governi non hanno voluto investire nell'istruzione, e non si arriva alla cultura se i ragazzi non si applicano sulle materie base della vita a scuola", ha sottolineato Nicola Gratteri, capo della procura di Napoli

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"In Italia ho visto un decadimento culturale, perché i Governi non hanno voluto investire nell'istruzione, e non si arriva alla cultura se i ragazzi non si applicano sulle materie base della vita a scuola". Così Nicola Gratteri, capo della procura di Napoli, al convegno di Intesa San Paolo sul tema "Etica, legalità, economia. Un approccio integrato ed efficace".

Le parole del capo della procura di Napoli 

"Quando vedo - spiega - un magistrato 'star' convocato dalle scuole per passare due ore con i ragazzi, dico che questo non serve. Serve agli studenti trascorrere una 'giornata della legalità', passare delle ore in un luogo dove parlare con i tossicodipendenti, ad esempio, per capire come siano arrivati lì. Questo bisogna fare, non parlare con i filosofi che dicono che la marijuana non fa male. Portiamo i giovani a parlare con gli anziani abbandonati, facciamo capire ai genitori che non si può fare, come avviene oggi, che persone di 45 anni fanno la movida lasciando i figli a casa da soli davanti ai videogame". Sulla crescita dei giovani, Gratteri parla anche di quanto ha visto in Inghilterra: "Un professore a Londra - ha detto - l'ho ascoltato spiegare che l'importante non è da dove arrivano i soldi, ma che servano per soddisfare il cliente della banca. Io mi sono scandalizzato che ai ragazzi di 20 anni si insegni questo, perché se cominci quella strada tra 20 anni sarai diventato un mostro, un riciclatore di professione, in Italia diventeresti facilmente colpevole di un concorso esterno in associazione mafiosa".

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