È avvenuto all'alba di oggi sulla spiaggia, nei pressi della foce del fiume Belìce. A bordo erano presenti almeno 60 persone
Cinque persone sono morte dopo che una barca con a bordo almeno 60 migranti si è arenata all'alba di oggi sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, nei pressi della foce del fiume Belìce. La conferma arriva dalla Guardia Costiera. I cinque corpi sarebbero arrivati sulla spiaggia trasportati dalla corrente.
Il naufragio a Selinunte
La barca con almeno 60 migranti si è arenata nei pressi della foce del fiume Belìce. Secondo la testimonianza di un superstite a bordo della barca erano presenti 60 persone, tra uomini, donne e ragazzi, partiti dalla Tunisia tre giorni fa. Nello specchio d'acqua antistante il luogo del ritrovamento sono in corso le ricerche con i mezzi della guardia costiera e guardia di finanza. A terra vi sono 18 migranti che sono stati fermati mentre tentavano di allontanarsi.
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La testimonianza
"Stamattina mi ha chiamato il custode avvertendomi che c'era un migrante tunisino che piangeva, sono arrivato e mi ha raccontato quanto è successo", ha detto all'ANSA Giuseppe Rizzuto gestore del ristorante sul mare 'La pineta', che ha raccolto la testimonianza del giovane dello sbarco di stamattina. Il giovane a piedi ha percorso quasi 2 cjilometri a piedi per raggiungere il ristorante. "In lacrime mi ha raccontato che sono partiti tre giorni addietro dalla Tunisia e a bordo c'erano anche donne e ragazzi - dice Rizzuto - prima di raggiungere la costa la barca si sarebbe quasi capovolta e alcuni migranti sarebbero finiti a mare". Il superstite ha raccontato a Rizzuto altri momenti tragici dello sbarco: "Quelli caduti in acqua hanno cercato di aiutarsi tra di loro - mi ha raccontato il giovane - lui ha bevuto acqua e non appena ha toccato terra si è girato verso il mare e sostiene di avere visto 15 corpi galleggiare". Il ragazzo è stato poi recuperato dai carabinieri.