Acqua alta a Venezia, paratoie del Mose in azione in Laguna

Cronaca

Il sistema sta proteggendo il capoluogo veneto da un'alta marea eccezionale, con forti venti, che sta colpendo l'alto Adriatico

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Il maltempo sta colpendo l'alto Adriatico, con forti venti che hanno portato a una marea eccezionale a Venezia. Il Mose sta proteggendo la città da ieri sera, con il sistema di 78 paratoie  in funzione alle tre bocche di porto della laguna. Fuori dalle paratoie, in mare aperto, l'acqua ha sfiorato i 150 centimetri alla barriera sud del Lido (che risente però dell'accumulo sotto costa), mentre ha raggiunto i 144 centimetri secondo i dati raccolti del Centro maree nella piattaforma Ismar-Cnr. Il livello del mare da oltre due ore è sopra il metro e 40, mentre nella laguna interna non ha superato i 72 centimetri.

Zaia: "Mose opera che fa guardare al futuro con ottimismo"

"Mai come in questi giorni in cui a Venezia è tornata l'acqua alta e le barriere del Mose sono state sollevate per proteggere la città e i suoi abitanti, si comprende l'utilità di un'opera la cui realizzazione è stata lunga e sofferta, ma che rappresenta una svolta per tutelare la fragilità di una città unica al mondo, patrimonio dell'umanità" ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia, ricordando anche l'azione del Mose il 22 novembre 2022 contro una marea eccezionale di 173 centimetri. "Risultato di scienza e tecnologia - prosegue Zaia - di lavoro e sapienza ingegneristica ci fa guardare alle sfide del futuro con maggiore ottimismo: le grandi opere, le infrastrutture, spesso sono accolte con scetticismo ma possono contribuire a proteggere il nostro territorio e i nostri cittadini. Le immagini della città stravolta dalla marea eccezionale del 12 novembre 2019 sono ancora vivide nei nostri ricordi. Pensando alla drammaticità di quei giorni non posso che esprimere soddisfazione per un'infrastruttura, unica nel suo genere al mondo, ulteriore dimostrazione dell'importanza di opere che guardino alle sfide del futuro", conclude.

La situazione

Il nuovo treno di acque alte non abbandonerà facilmente Venezia, almeno secondo le carte meteo, spiega il responsabile del Centro maree del Comune, Alvise Papa, permangono infatti condizioni favorevoli al fenomeno fino al 31 ottobre, con sbalzi pressori continui e molto veloci. Ad influenzare l'alta marea nei prossimi giorni saranno inoltre le onde di sessa, ovvero le oscillazioni periodiche dell'alto Adriatico, che enfatizzano queste dinamiche. Il quadro meteorologico a scala sinottica, osserva il centro veneziano, è caratterizzato dalla persistenza di un'area ciclonica ad ovest dell'Irlanda dalla quale si sviluppa un flusso di aria fredda in quota, che interessa anche il Mediterraneo settentrionale. Questo flusso, per effetto orografico delle Alpi occidentali, induce la formazione di profondi minimi barici che, transitando sull'Italia forzano, sull'area Adriatica, ha un effetto di barometro inverso locale con conseguente innalzamento del livello marino, sia dei gradienti barici significativi tra l'Adriatico settentrionale e quello meridionale, associati a venti da sud/sud ovest. "Gli effetti di tale configurazione meteo - aggiunge Papa - si sommano ai valori particolarmente alti della marea astronomica di sizigia di questi giorni". Per domani, 28 ottobre, è prevista al mattino un'altra punta di marea tra i 125 e 140 centimetri. L'acqua alta di oggi (144 centimetri), classificata come eccezionale, non è un record per questa fase della stagione. Anche recentemente, il 22 novembre 2022, si era toccata una massima di 173 centimetri, mentre i 140 centimetri erano stati raggiunti anche l'8 dicembre del 2020.

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