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Giuseppe Caprotti, nel libro "Le ossa dei Caprotti" la nascita di Esselunga

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Dalle origini alla nascita di Esselunga. A raccontarla nel libro edito da Feltrinelli è il primogenito di Bernardo allontanato dalla catena di supermercati nel 2004. “Sono stato accusato di aver mal gestito l'azienda. Ho scritto per far capire che è falso il mito che mio padre ha fatto tutto lui partendo dal nulla" dichiara lo scrittore

 

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Dalle piccole faide familiari alle grandi imprese aziendali. Dalla vita agricola alla realtà imprenditoriale. “Le ossa dei Caprotti” è un libro che attraversa 300 anni di attività della famiglia brianzola: dalla coltivazione dei terreni alla vendita dei tessuti, fino alla costituzione dell’attuale Esselunga, la catena di supermercati più famosa d’Italia.  Il libro scritto da Giuseppe Caprotti deve il suo titolo all’ ossessione per i defunti del padre Bernardo, fondatore di Esselunga morto 7 anni fa, che la domenica portava i figli nella chiesa di San Bernardino alle Ossa a Milano, il cui santuario è decorato con ossa e teschi di molti secoli. 

Bernardo Caprotti - Berardo Caprotti

La nascita di Esselunga

Bernardo Caprotti non è stato l'unico artefice della nascita di Esselunga, scrive Giuseppe Caprotti. L'azienda è nata come Supermarkets Italiani per iniziativa di Nelson Rockefeller, consigliato a sua volta da James Hugh Angleton, collaboratore dell'Oss (Office of strategic services), il servizio segreto statunitense dopo lo sbarco degli Americani in Italia poi diventato la Cia. Decisivo è stato Marco Brunelli, in seguito patron di Finiper-Unes: fu lui a mettere in contatto Rockefeller con i Caprotti. 

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"Questa è una famiglia che litiga da 200 anni"

 

"Non viene toccata l'attuale Esselunga, si racconta cosa è successo in passato" premette l’autore del libro, Giuseppe Caprotti. "Non provo più odio, sono sereno e non sono ossessionato né da Esselunga né da mio padre" confessa lo scrittore, poi precisa: "Ho tirato fuori dal cappello tutti i documenti che avevamo in casa. Del resto questa è una famiglia che litiga da 200 anni" spiega. "Sono stato accusato di aver mal gestito l'azienda. Ho scritto per far capire che è falso il mito che mio padre ha fatto tutto lui partendo dal nulla".