Rischio terremoto ai Campi Flegrei, da domani via alle prove di evacuazione dagli ospedali

Cronaca

In attesa del decreto, che sarà stasera in Cdm, scattano le prove all'ospedale San Giuliano del Comune di Giugliano e al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Sabato ci sarà invece la prova di evacuazione all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli

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Da domani, venerdì 6 ottobre, iniziano nella zona dei Campi Flegrei le prove di evacuazione degli ospedali in caso di forti terremoti per il bradisismo o l'eruzione. Domani dalle 11 alle 13 ci sarà la prova all'ospedale San Giuliano del Comune di Giugliano e al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Sabato, sempre dalle 11 alle 13, ci sarà la prova di evacuazione all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Intanto stasera è previsto il Cdm per dare il via libera al decreto che conterrà il piano sicurezza per i Campi Flegrei.

Ricognizione di tutte le strutture sanitarie

Insieme con l'avvio delle prove di evacuazione, parte anche la preparazione del piano ufficiale che il comitato della sanità sta preparando da attuare in caso di pericolo. Il comitato, che è coordinato da Verdoliva, sta anche esaminando tutte le strutture sanitarie dei territori interessati. È ritenuto infatti "necessario procedere con urgenza alla ricognizione di tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie che insistono nel territorio di competenza, specificando il numero dei posti letto attivi per disciplina e per intensità di cure, il numero massimo dei degenti ospitabili e quanto altro necessario a predisporre soluzioni assistenziali alternative in caso di necessità". 

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Lo spostamento dei pazienti

La Regione nei giorni scorsi ha stabilito che tale ricognizione deve essere avviata nel tempo più breve possibile e così sarà completata dalla valutazione del grado di vulnerabilità sismica delle strutture. Il regolamento della Regione Campania in merito di pericolo prevede lo spostamento dei pazienti ospitati in strutture sanitarie o socio-sanitarie che devono essere evacuate e, se necessario, il ricovero in strutture alternative in fase II di preallarme, l'attività per assicurare la continuità dei servizi di assistenza sanitaria e in particolare di l'emergenza e urgenza, in fase II di preallarme e in fase III di allarme, ma anche la continuità dei servizi di assistenza sanitaria nelle Regioni e Province autonome gemellate per i soggetti residenti o domiciliati nei Comuni della Zona rossa da evacuare in fase III di allarme, non ricoverati in strutture sanitarie o socio-sanitarie.

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