Incidente pullman a Mestre, Procuratore Venezia: "Serve perizia sul guardrail"

Cronaca
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Le ipotesi principali sulle cause della tragedia sono una manovra azzardata o un malore dell'autista. Ma l'attenzione è puntata anche sulla barriera di protezione oltre la quale è finito il mezzo. Autista del bus fermo al semaforo: “L’ho visto precipitare”. L'assessore Boraso: "Un metro e mezzo non avrebbe impedito la caduta. Il buco? È varco di servizio"

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C'è l'ipotesi di omicidio stradale plurimo nell'inchiesta aperta dalla Procura di Venezia sul disastro del bus di turisti precipitato da un cavalcavia a Mestre la sera del 3 ottobre (CHI SONO LE VITTIME). Le ipotesi principali sulle cause della tragedia sono una manovra azzardata o un malore dell'autista. Ma sotto accusa c'è anche il guardrail, cioè la barriera di protezione oltre la quale è finito il mezzo. "Non abbiamo alcun elemento per trarre conclusioni sul guardrail, per questo ci serve una perizia", ha detto il Procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi, riferendosi al varco di servizio - circa un metro e mezzo - presente lungo la barriera sfondata dal pullman. "Faremo tutte le attività del caso, iniziando da una consulenza tecnica, appena avremo trovato il soggetto idoneo per farla. Servono conoscenze tecniche, non giuridiche. Per ora non abbiamo acquisito documenti sulla rampa dal Comune". Intanto, sono state identificate tutte le 21 vittime, tra cui un bambino di un anno e mezzo e una ragazzina di 11. "Affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente, assicurando per essi una speciale preghiera di suffragio". Questo il messaggio di Papa Francesco inviato, a firma del Segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, e letto dal Patriarca Francesco Moraglia durante la veglia di preghiera nella chiesa del Sacro Cuore. Il Papa nel messaggio "invoca dal Signore pronta guarigione per i feriti". 

Comune Venezia: 'buco' nel guardrail? "È varco di servizio"

Un'immagine satellitare del 2022 di Google Maps mostra che lungo il cavalcavia di Mestre in cui è precipitato il bus, manca un tratto di guardrail. Per l'assessore alla Mobilità del capoluogo veneto, Renato Boraso, però, quella 'mancanza' "di un metro e cinquanta è un punto di passaggio, un varco di accesso per motivi di sicurezza, per la manutenzione", spiega all'Adnkronos. "Si tratta - aggiunge- di una piccola interruzione che si trova, talvolta, lungo i guardrail. Non vorrei che qualcuno pensasse che 13,5 tonnellate (il peso del bus precipitato, ndr) si sarebbero fermate per un metro e cinquanta" in più di barriera. "Il bus non è caduto perchè 'c'era un buco' di un metro e mezzo nel guardrail", ha sottolineato successivamente anche all'Ansa

Cavalcavia al centro di un progetto di ammodernamento

"Bisogna capire perché in un rettilineo in discesa questo bus ha perso il controllo, il guardrail non è neanche una concausa perché siamo in un rettilineo", ha evidenziato inoltre Boraso, ammettendo che "sicuramente la doppia fila di guardrail è vetusta perché così abbiamo ereditato questo cavalcavia", ora al centro di un progetto di ammodernamento da 6,5 milioni di euro. 

FRAME DA TG1 ORE 20.00 - Mestre, pullman precipita da strada sopraelevata

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Direttore Ulss: "Condizioni feriti stazionarie"

Le condizioni dei feriti - che sono 15 - intanto rimangono stazionarie, come spiega il direttore dell'Usll.  "Abbiamo 5 persone in condizioni critiche", aggiunge. "Stiamo anche accogliendo tutti i famigliari che arrivano", precisa.

Autista del bus fermo al semaforo: “L’ho visto precipitare”

ntanto il conducente del mezzo affiancato dal pullman di turisti caduto a Mestre ha raccontato a "Pomeriggio Cinque" la sua testimonianza oculare: "Io sono quello che nel video dell'incidente è fermo al semaforo. Ho visto il bus sopraggiungere alla mia destra, poi l'ho visto cadere nel vuoto. Ho visto il retrotreno del mezzo alzarsi davanti a me, e poi precipitare. Il pullman - prosegue - correva ad una velocità ragionevole per quello tratto di strada. Era sulla sua traiettoria, mi sembrava avere un moto costante". L'uomo riferisce infine "di aver visto sulla parte posteriore, a sinistra, del fumo, o qualcosa di simile".

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