La sentenza è stata pronunciata dalla Corte d'Assise d'Appello dopo sette ore di Camera di consiglio. L'ex terrorista non era presente in aula
Confermato l'ergastolo per Gilberto Cavallini nel processo sulla Strage alla stazione di Bologna avvenuta il 2 agosto 1980. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'Appello di Bologna, presieduta dal giudice Orazio Pescatore. La sentenza è stata letta dalla Corte dopo sette ore di camera di consiglio. L'ex terrorista dei Nar non era presente in aula.
La sentenza
Cavallini è stato processato per concorso esterno perché secondo le accuse fornì appoggio logistico a Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini (condannati in via definitiva come esecutori materiali) ospitandoli nell'appartamento che condivideva con l'allora compagna a Villorba di Treviso, fornendo documenti falsi e poi anche la vettura per il viaggio da Padova a Bologna. Come gli altri neofascisti militanti dei Nuclei armati rivoluzionari, Cavallini si è sempre dichiarato estraneo ai fatti di Bologna. Alla lettura della sentenza in aula Bachelet erano presenti il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime, Paolo Bolognesi, e la vice presidente, Anna Pizzirani. Diversi anche i familiari delle vittime seduti tra il pubblico. In rappresentanza del Comune c'era anche la vicesindaca di Bologna, Emily Clancy. Al fianco del sostituto pg Nicola Proto, durante la lettura del dispositivo, anche il nuovo procuratore generale, Paolo Fortuna e il nuovo Avvocato generale dello Stato, Ciro Cascone.
Pg di Bologna: "Ritorna imputazione originaria di strage politica"
"Dalla lettura del dispositivo è stato accolto l'appello della Procura della Repubblica che aveva impugnato la sentenza nella parte in cui aveva derubricato la strage da politica a comune, quindi con questa sentenza ritorna l'imputazione originaria che era quella di strage politica e la conferma sulla responsabilità dell'imputato". Lo ha detto il sostituto pg di Bologna, Nicola Proto, parlando con i giornalisti dopo la lettura della sentenza. Proto ha anche risposto anche a una domanda sull'eventuale "bocciatura" da parte della sentenza dello spontaneismo dei Nar: "Ovviamente aspettiamo le motivazioni, ma la sentenza dovrebbe essere in questa direzione".