Messina Denaro, nei pizzini scriveva: "Non voglio funerali in Chiesa"

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L'ex boss di Castelvetrano resta in condizioni critiche nella cella per detenuti all'ospedale San Salvatore de L’Aquila. Qui ci si prepara all'emergenza: il padrino, 61 compiuti lo scorso aprile, resta sorvegliato da medici e forze dell'ordine. Da giorni è in carico al team della terapia del dolore e non più agli oncologi, è sedato, non viene più alimentato. Si va verso riduzione farmaci per rispetto volontà. Al suo capezzale è arrivata anche la madre

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Nella cella del reparto per detenuti dell’ospedale San Salvatore de L’Aquila ci si prepara all’emergenza: è qui che è ricoverato Matteo Messina Denaro, ormai in coma irreversibile per le complicazioni dovute al tumore al colon al quarto stadio con cui lotta da tempo. E da cui non ha più speranze di salvarsi. L’ex boss di Castelvetrano, 61 anni compiuti lo scorso aprile, resta sorvegliato da medici e forze dell'ordine: da giorni è in carico al team della terapia del dolore e non più agli oncologi. Non viene più alimentato ed è sedato, come aveva chiesto lui stesso nel testamento biologico. Intanto emergono dettagli sulle sue ultime volontà. In uno dei pizzini ritrovati dopo l'arresto dello scorso 16 gennaio 2023, Messina Denaro scriveva: "Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato". A riportarlo sono diversi quotidiani, tra cui La Repubblica. Era il 2013 quando l'ex superlatitante si lasciava andare a queste considerazioni: in quei giorni in cui la Chiesa aveva proclamato beato don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia, e si scagliava contro i mafiosi. Oggi al capezzale di Messina Denaro, dopo la figlia (da poco riconosciuta) e la sorella Lorenza Guttadauro, è arrivata la madre Lorenza Santangelo.

Le condizioni di Matteo Messina Denaro

Secondo quanto si apprende da fonti mediche, dopo il collasso del 22 settembre, i parametri della pressione e della diuresi sono migliorati. Ma tutti si aspettano che da un momento all’altro la situazione precipiti di nuovo. Anche i familiari, rappresentati dalla legale e nipote, Lorenza Guttadauro, e la giovane figlia Lorenza, che da alcune settimane si sono trasferite a L'Aquila e che si sono battute perché l'ex padrino finisse i suoi giorni in ospedale e non dietro la sbarre in regime di 41 bis. Intanto, la federazione sindacati autonomi (Cnpp) in una nota ha invitato a non dimenticare il lavoro della polizia penitenziaria che sta favorendo ogni trattamento umano, nonostante le difficoltà di organico e di carichi di lavoro.

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Si va verso riduzione farmaci per rispetto volontà

Venerdì sera è stata decretata dai medici del terapia del dolore dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila la irreversibilità delle condizioni di salute di Matteo Messina Denaro a causa del tumore al colon che lo ha colpito nel 2020. Il boss è sedato e in coma, è senza nutrimento per endovena. I medici, stretto giro, potrebbero ridurre ancora i medicinali sempre nel rispetto del no all'accanimento terapeutico chiesto dal boss nel testamento biologico. Nella cella nel reparto per detenuti dell'ospedale dell'Aquila diventato un hospice perché per motivi di sicurezza non era possibile trasferirlo in una struttura ad hoc per la terapia del dolore e per accompagnare alla morte i malati terminali, Messina Denaro viene tenuto d'occhio senza soluzione di continuità dai sanitari e dalle forze dell'ordine, diverse decine di persone.

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