Scuola, riforma degli istituti tecnici e del voto in condotta: le novità
Il voto in condotta avrà più importanza nella valutazione complessiva di uno studente, verrà ripristinato alle medie e inciderà sui crediti per l'ammissione all'Esame di Stato. Con il 6 si riceve un debito in Educazione civica, che andrà recuperato a settembre. La sospensione fino a due giorni non prevederà più l’allontanamento dalla scuola, ma lezioni in classe. Per quanto riguarda invece la riforma degli Istituti tecnici e professionali, si punta a una sperimentazione del modello 4+2
- Il Consiglio dei ministri del 18 settembre ha approvato il disegno di legge per l'istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale e per la revisione della valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti. Lo scrive in una nota il ministero dell'Istruzione e del Merito
- Nello specifico, il voto in condotta avrà più importanza nella valutazione complessiva di uno studente, verrà ripristinato alle medie e inciderà sui crediti per l'ammissione all'Esame di Stato. Con la riforma si stabilisce poi che l'assegnazione del 5, e quindi la conseguente bocciatura, potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto
- L'assegnazione del 6 per la condotta genererà un debito scolastico, nelle scuole superiori, in materia di Educazione civica. Dovrà essere recuperato a settembre con una verifica sui valori costituzionali e i valori di cittadinanza
- Quanto alla sospensione, fino a 2 giorni non prevederà l'allontanamento dalla scuola ma al contrario le lezioni in classe, più impegno e più studio
- Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale in strutture convenzionate, attività che potrà proseguire se lo stabilirà il consiglio di classe
- Per quanto riguarda invece la riforma degli Istituti tecnici e professionali, l'obiettivo è l'avvio, dal 2024/25, di una sperimentazione in larga scala del modello 4+2, percorsi quadriennali più due ulteriori annualità negli Its Academy (potrà coinvolgere fino a un massimo del 30% di istituti tecnici e professionali del territorio)
- Sarà utilizzata una metodologia "on-the-job", con un massiccio utilizzo della formazione pratica. Un aspetto nuovo - sempre secondo quanto si apprende - è il concetto di "campus tecnologico-professionale", che coinvolgerà istituti tecnici e professionali in un percorso unico e integrato. Questo prevede l'ingresso di docenti ed esperti dal mondo del lavoro, contribuendo a un'offerta didattica più varia e applicata
- "Oggi l’istruzione tecnica e professionale diventa finalmente un canale di serie A, in grado di garantire agli studenti una formazione che valorizzi i talenti e le potenzialità di ognuno e sia spendibile nel mondo del lavoro, garantendo competitività al nostro sistema produttivo", ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara
- "L’Italia è il secondo Paese manifatturiero in Europa: secondo i dati Unioncamere Excelsior, dalla meccatronica all’informatica serviranno da qui al 2027 almeno 508mila addetti, ma Confindustria calcola che il 48% di questi sarà di difficile reperimento. A settembre 2023 questo dato ha già raggiunto quota 48% (+ 5 punti rispetto al 43% di un anno fa, nel 2019 era il 33%). Il decreto (approvato ieri, ndr) ha l’obiettivo di trasformare questi numeri allarmanti in una grande opportunità per i nostri giovani", prosegue il ministro
- In merito al voto in condotta, Valditara prosegue: "La riforma del voto in condotta responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. Prosegue con atti concreti il nostro percorso di ricostruzione di una scuola che dia valide opportunità ai nostri giovani, valorizzi i territori e offra competenze di qualità alle imprese. Nel contempo una scuola che sia anche capace di affermare la cultura del rispetto"