Mondo Convenienza, sciopero nazionale contro lo sfruttamento. Cobas: mobilitazione

Cronaca
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Secondo il sindacato l'accordo raggiunto venerdì 15 settembre durante il secondo incontro con l'azienda sarebbe una "truffa". Il risultato più grande è che le società appaltatrici non applicheranno più il regolamento aziendale. Secondo la Cigil: "Risposte importante per tutti i lavoratori" 

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L'esito del tavolo nazionale di venerdì 15 settembre sulla vertenza di Mondo Convenienza “non è semplicemente deludente, è proprio offensivo”. Il commento viene da Si Cobas Firenze che sottolinea come le risposte date siano una “truffa”. Dal 30 maggio, i lavoratori e le lavoratrici di Mondo Convenienza hanno iniziato uno sciopero permanente a Firenze, nel magazzino di Campi Bisenzio lottando per le inique condizioni lavorative. L’azienda è sotto indagine, avviata dalla Procura di Bologna, che ha chiesto il processo per cinque persone, tra cui Mara Cozzolino, presidente del cda della holding Mondo Convenienza. Si tratta del secondo incontro dopo un primo 'round' avvenuto lo scorso 31 luglio, che si era concluso con un generico impegno di Mondo Convenienza a chiedere alle società in appalto di applicare un Contratto Collettivo Nazionale, senza che fosse però specificato quale. 

Accuse di caporalato

Tra le principali rivendicazioni c’è l’applicazione da parte dell’azienda del contratto nazionale Multiservizi nonostante siano di lavori di logistica. Non è una distinzione da poco: si tratta di differenze retributive di circa 500 euro lordi al mese. Inoltre, in media, le ore di lavoro vanno dalle 10 alle 14 ore al giorno, dal lunedì al sabato, senza nessun tipo di sicurezza nelle fasi di montaggio e smontaggio. "Mondo Convenienza è il simbolo dell'arroganza delle imprese che si sentono e agiscono al di sopra di tutto e tutti, anche delle leggi. Mondo Convenienza è l'emblema del lavoro povero di tanti e tante che fa i fatturati miliardari di pochi. I lavoratori di Campi Bisenzio stanno dando tutto per sconfiggere questo sistema sostenuti da un intero territorio, per fare "dal basso" il salario minimo che il parlamento italiano non ha voglia di fare", ha dichiarato Si Cobas.

Ggil e Mondo Convenienza

Di altro avviso sono Cgil Filcams-Filt Firenze e Filcams Cgil, che commentano affermando che il tavolo "sta fornendo risposte importanti per tutti i lavoratori del sistema degli appalti di Mondo Convenienza a livello nazionale". Anche Mondo Convenienza ha espresso "soddisfazione per la decisione delle società appaltatrici di disapplicare il regolamento aziendale e di dare piena applicazione dall’1 ottobre del Ccnl multiservizi, conservando tutte le condizioni di miglior favore per i lavoratori già garantite nel regolamento stesso". 

Appalti: "Mondo Convenienza potenziale Brandizzo"

Si Cobas lancia anche una riflessione sulla questione degli appalti e nel farlo ricorda la vicenda di Brandizzo, dove i cinque operai sono stati travolti da un treno mentre lavoravano in un subappalto di Rete ferroviaria italiana (Rfi). "Ogni appalto Mondo Convenienza è una potenziale Brandizzo. Siamo solo ancora al giorno prima. Quando gli operai sono vivi e non sono ancora morti. Ma è ora, il giorno prima, che il problema deve essere affrontato e risolto. Perché potrebbe essere domani che un autista si schianta con il suo furgone dopo 12 ore di lavoro. Potrebbe essere domani che un facchino rimane schiacciato sulle scale da un frigorifero da 100kg che porta a spalla", scrive il sindacato. Si sottolinea come sia necessario agire subito: "La politica e le istituzioni servono oggi, non domani. Perché dopo è inutile aprire i dibattiti su appalti e subappalti al massimo risparmio, operai sottopagati, misure di sicurezza e controllo dell'orario di lavoro. È troppo tardi. Quando parlate di Brandizzo, state parlando di Mondo Convenienza".

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