Assago, accoltellò 6 persone in un supermercato: condannato a 19 anni

Cronaca

Il 46enne uccise un uomo e ferì gravemente altre due persone. Tra le persone coinvolte anche il calciatore del Monza Pablo Marì

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Il 27 ottobre del 2022 accoltellò sei persone, uccidendone una e ferendone gravemente due, ad Assago, in provincia di Milano, nel Carrefour del centro commerciale Milanofiori. Ora Andrea Tombolini, 46enne accusato di omicidio, duplice tentato omicidio e lesioni, è stato condannato a 19 anni e 4 mesi di reclusione. Lo ha deciso il gup di Milano Silvia Perrucci nel processo abbreviato. Tra i feriti, per i quali vengono contestate a Tombolini le lesioni, anche il calciatore del Monza Pablo Marì, che qualche giorno dopo l'aggressione fu dimesso dall'ospedale, ma tornò a giocare solo a gennaio. Marì è parte civile con il legale Francesco De Martino, che ha chiesto un risarcimento danni.

La richiesta del pm

Il pm di Milano Paolo Storari aveva chiesto una condanna a 20 anni di reclusione, senza attenuanti generiche e con 3 anni di misura di sicurezza a pena espiata. "Chiedo scusa, non so cosa mi sia successo, cosa mi sia preso", aveva detto, in sostanza, l'imputato con dichiarazioni davanti al gup Silvia Perrucci nel processo con rito abbreviato. Tombolini ha potuto chiedere l'abbreviato perché i reati di cui è accusato, tra cui l'omicidio volontario semplice non aggravato, non prevedono pene complessive dell'ergastolo, ma un massimo di 30 anni (20 anni con lo sconto di un terzo). E oggi il pm ha chiesto il massimo, appunto 30 anni con lo sconto del rito, senza attenuanti e con 3 anni di libertà vigilata a pena espiata.

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Le perizie

Se la perizia ha stabilito che l'uomo non aveva un vizio di mente, come accertato dai periti, tra cui Marco Lagazzi, criminologo e psichiatria forense, una consulenza difensiva, richiesta dal legale Daniela Frigione, ha sostenuto, invece, la tesi della incapacità di intendere e di volere per una forma di schizofrenia. Tombolini nei mesi scorsi era stato trasferito dal reparto di psichiatria del San Paolo di Milano in una comunità protetta in regime di domiciliari. Tra i legali delle parti civili, che hanno chiesto risarcimenti, anche l'avvocato Marco Dallavalle, che assiste il padre di Luis Fernando Ruggieri, il dipendente del supermercato ucciso, e anche un collega rimasto ferito. Un altro ferito, poi, è assistito dal legale Fabio Ria. 

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