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Migranti, a Lampedusa oltre 100 sbarchi in un giorno. Sindaco: "Non reggiamo onda d'urto"

Cronaca
©Ansa

Sono oltre 4.000 le presenze nell'hotspot dell'isola. Trasferiti 600 migranti con un traghetto di linea. Il sindaco: "È assolutamente urgente dotare il sistema di accoglienza di navi in rada per il recupero e il trasferimento veloce dei migranti in terraferma, bypassare il territorio comunale, totalmente esausto e privo di ulteriori risorse da destinare all'accoglienza e convocare con urgenza un Consiglio dei Ministri ad hoc"

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"C'è bisogno di aiuto, concreto, pratico e immediato da parte di ogni struttura dello Stato e di ogni persona di buona volontà". Il procuratore capo di Agrigento, Giovanni Di Leo, lancia un appello, "a nome di tutti coloro che in questo momento sono impegnati sin dalle prime ore del mattino", per l'emergenza migranti a Lampedusa dove oggi ci sono stati oltre 112 sbarchi con oltre 5mila persone. Una situazione che il magistrato paragona all'arrivo della nave Vlora a Bari nel 1991 con 20.000 albanesi. "Ma il capoluogo e la regione pugliese erano una città, in terraferma e una regione collegata al resto del Paese - osserva - Lampedusa è un isola, poco al largo di un'altra isola più grande, la Sicilia. Le difficoltà logistiche rischiano di avere la meglio sullo straordinario senso di umanità di chi è impegnato in queste operazioni di soccorso e della popolazione di Lampedusa". Il procuratore non nasconde le preoccupazioni: "L'enorme, straordinario sforzo delle nostre forze dell'ordine, nessuna esclusa, a terra come in mare, sta cercando di ovviare a una situazione altrimenti destinata, e comunque prossima, al collasso" (LO SPECIALE MIGRANTI).

Oltre 4.000 persone nell'hotspot di Lampedusa

Nell'hotspot di contrada Imbriacola in serata si registra la presenza di 4.686 persone, con circa 4mila arrivati solo nell'ultimo giorno. Ma il numero viene aggiornata di continuo. Intanto il traghetto di linea Galaxy è partito da Lampedusa: a bordo ci sono 600 dei migranti sbarcati nelle ultime ore che, in serata, giungeranno a Porto Empedocle.

Altri 800 migranti soccorsi in mare dalla nave Diciotti

"La nave Diciotti sta facendo un ottimo lavoro di filtro perché sta raccogliendo, direttamente in mare, numerosi migranti, al momento circa 800, che verranno portati in altri porti e quindi saranno 800 in meno per Lampedusa", ha spiegato intanto il questore di Agrigento Emanuele Ricifari. "Abbiamo circa 2.800 persone all'hotspot e altre 300 a molo Favarolo, in attesa di scendere dai barchini scortati dalle motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria. Stiamo tenendo abbastanza bene, ricordo che circa 15 giorni fa abbiamo gestito quasi 4.500 persone".

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Sindaco Lampedusa: "Governo adotti provvedimenti d'urgenza"

"Da settimane continuo a dire che ormai si tratta di un fenomeno epocale, con numeri non più sostenibili per la nostra isola", dice il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino. "Oggi probabilmente arriveremo a 100 sbarchi, non sono più numeri sostenibili da quest'isola - ha sottolineato il primo cittadino - serve che intervenga la Difesa. Faccio appello al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a tutto il governo italiano affinché si adottino provvedimenti di urgenza". "Non si era mai vista una cosa simile - ha concluso Mannino che è in costante contatto con Roma - con decine e decine di barchini scortati o agganciati dalle unità di soccorso davanti al porto. E con i tantissimi che sono riusciti ad arrivare direttamente a Cala Croce o alla Guitgia".

Sindaco Lampedusa: "Non reggiamo l'onda d'urto"

"Nelle ultime 24 ore la nostra piccola isola è stata investita da un'ondata di sbarchi che ha coinvolto tutte le coste e le spiagge, con migliaia di migranti che cercano accoglienza su un territorio non in grado di reggere tale onda d'urto, la cui portata sovrasta in numeri la stessa popolazione residente - ha detto poi Mannino a margine del tavolo tecnico in Comune su sollecitazione di cittadini, imprenditori, associazioni - In questo contesto risulta impossibile garantire azioni adeguate di assistenza ai migranti, nonostante immani sforzi logistici che, alla prova dei fatti, risultano insufficienti". "Cittadini, imprese, operatori economici, lavoratori, forze dell'ordine, associazioni di accoglienza sono ormai in uno stato di insostenibile sofferenza fisica e psicologica - ha spiegato il sindaco di Lampedusa -.Vi sono ancora decine di migranti in attesa della dovuta e dignitosa accoglienza. Le meritorie forze dell'ordine versano anch'esse in uno stato di difficoltà per le continue azioni di soccorsi ed accoglienza che si protrae ininterrottamente da 24 ore, senza alcuna soluzione di continuità e senza neppure una prospettiva di temporanea interruzione del fenomeno".

Sindaco Lampedusa: "Navi in rada e Cdm urgente"

"È assolutamente urgente, necessario ed indifferibile, dotare il sistema di accoglienza di navi in rada per il recupero e il trasferimento veloce dei migranti in terraferma; bypassare il territorio comunale, totalmente esausto e privo di ulteriori risorse da destinare all'accoglienza; convocare con urgenza un Consiglio dei Ministri ad hoc da tenersi a Lampedusa per l'esame della situazione e l'individuazione di azioni di supporto", ha detto poi Mannino a margine del tavolo tecnico. "È urgente un intervento immediato della Protezione civile a supporto sia dei migranti che della stessa popolazione residente la quale, dopo oltre 30 anni di generosa accoglienza, ha ormai esaurito le proprie risorse psico-fisiche ed economiche".

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Arcivescovo di Agrigento: "Intervenite"

Sulla situazione di Lampedusa è intervenuto anche l'arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano: "Seguo con particolare apprensione e preoccupazione gli ultimi sviluppi degli sbarchi a Lampedusa. Alle competenti autorità in ambito regionale, nazionale e internazionale rivolgo un accorato appello a intervenire con tempestiva sollecitudine, per garantire una più regolare gestione dei flussi di migranti in transito verso l'isola: una gestione che sia equamente rispettosa, tanto di coloro che - nella disperazione e nel bisogno - cercano rifugio nelle nostre coste, tanto di coloro che - con spirito umanitario, senso civico e carità cristiana - sono sempre stati pronti ad accoglierli, ma ormai non hanno più le forze per farsene carico da soli". "Alla comunità ecclesiale e civile di Lampedusa esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà - ha scritto l'arcivescovo - Facendo mie le parole dell'apostolo, vi esorto a rimanere 'costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera', certi di - ha aggiunto l'arcivescovo - poter tornare, superata la prova, 'lieti nella speranza'. I disagi che in queste ore stanno interessando l'isola non spengano, ma accrescano ancora di più, l'altissima dignità che avete sempre dimostrato al Paese e al mondo intero nel 'condividere le necessità dei santi', con il vostro essere 'premurosi nell'ospitalità'".

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