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Migranti, Francia e Germania chiudono all'Italia: confini blindati e stop accoglienza

Mondo
Ipa/Getty

I processi di selezione dei richiedenti asilo che arrivano a Berlino dal nostro Paese nell'ambito del "meccanismo di solidarietà volontaria" sarebbero stati interrotti. Il ministro dell'Interno transalpino Gérarld Darmanin annuncia l'intenzione di voler "blindare" il confine tra Mentone e Ventimiglia

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Oltre cento barche di migranti arrivate in 24 ore a Lampedusa, mentre Francia e Germania chiudono le porte all'Italia. Decine di persone sono approdate direttamente sulla terraferma: fra l'isola dei Conigli, Cala Croce e la spiaggia della Guitgia. Tutti i record precedenti sono stati polverizzati e nell'hotspot di contrada Imbriacola in serata si registra la presenza di 4.686 persone, con circa 4mila arrivati solo nell'ultimo giorno. Intanto il ministro dell'Interno francese Gérarld Darmanin annuncia l'intenzione di voler "blindare" il confine tra Mentone e Ventimiglia, sostenendo che è stato registrato "un aumento del 100% dei flussi". Da Berlino, invece, arriva lo stop ai processi di selezione dei richiedenti asilo che arrivano in Germania dall'Italia nell'ambito del "meccanismo di solidarietà volontaria".

Germania rinvia processi di accoglienza

Il ministero dell'Interno tedesco Nancy Faeser ha dichiarato al Die Welt che la misura è stata presa a causa della "elevata pressione migratoria verso la Germania" e della "sospensione in corso dei trasferimenti previsti dalla Convenzione di Dublino". Continueranno però a essere ammessi i migranti già accolti in passato. Lo sfondo di questa sospensione è il continuo rifiuto dell'Italia di consentire trasferimenti dalla Germania previsti dalla Convenzione di Dublino. Secondo l'attuale legge sull'asilo della Ue, i richiedenti asilo che viaggiano in un altro Paese della Ue senza permesso dovrebbero generalmente essere rimandati nel Paese di primo ingresso. Ma da nove mesi questo non è possibile perché l'Italia blocca i trasferimenti previsti dalla Convenzione di Dublino. Con una lettera del 5 dicembre 2022, l'Italia ha informato gli altri Stati membri della Ue che i trasferimenti sarebbero stati temporaneamente annullati per presunti motivi tecnici e per mancanza di capacità di accoglienza. 

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Cos'è il meccanismo volontario di solidarietà

Il "meccanismo volontario di solidarietà", ora sospeso dalla Germania, era un progetto di distribuzione temporanea avviato dal ministro federale degli Interni Nancy Faeser (Spd) insieme al suo omologo francese a livello Ue. L'obiettivo era distribuire 10.000 richiedenti asilo provenienti dai principali Paesi di arrivo, soprattutto dall'Italia, che è particolarmente gravata, al maggior numero possibile di Paesi disposti ad accoglierli, di cui 3.500 alla Germania. Tuttavia, poiché solo pochi Paesi volevano partecipare in modo significativo, l'obiettivo è stato ridotto a 8.000 persone. Secondo la Commissione Ue, nell'agosto 2023, nell'ambito di questo meccanismo sono state finora distribuite in totale solo circa 2.500 persone, principalmente in Germania e Francia. A quanto apprende l'Adnkronos, sono 1.042 i migranti ricollocati in Germania dall'ottobre 2022 a oggi a fronte degli oltre 100mila arrivi (118.436) in Italia solo da gennaio 2023. La decisione di Berlino di sospendere la relocation volontaria dei richiedenti asilo avrà dunque un impatto relativamente basso per Roma. Proprio per questo motivo, fanno sapere fonti di governo, l'Italia ha deciso da dicembre 2022 di sospendere per ''motivi tecnici'' il ritorno nel nostro Paese dei cosiddetti dublinanti (i migranti che hanno fatto il primo ingresso in Italia), motivo che sarebbe alla base della decisione tedesca.

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La situazione a Lampedusa

Intanto sull'isola siciliana si sono attivati per soccorrere e sistemare le persone in arrivo. "Stiamo tenendo abbastanza bene, ricordo che circa 15 giorni fa abbiamo gestito quasi 4.500 persone", ha detto il questore di Agrigento Emanuele Ricifari. "Stiamo gestendo il fenomeno - ha confermato il prefetto Filippo Romano - e andrà sempre meglio quando avremo l'hotspot di Porto Empedocle e le navi per i trasferimenti sempre pronte. Il problema però resta". E lo ha confermato anche il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino che ha invocato "un sistema di accoglienza di navi in rada per il recupero e il trasferimento veloce dei migranti in terraferma e un Consiglio dei Ministri ad hoc da tenersi a Lampedusa per l'esame della situazione". "È urgente - ha sottolineato il sindaco - un intervento immediato della Protezione civile a supporto sia dei migranti che della stessa popolazione la quale, dopo 30 anni di generosa accoglienza, ha ormai esaurito le proprie risorse psico-fisiche ed economiche".

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