Liliana Segre ha festeggiato 93 anni, compleanno in famiglia a Pesaro

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"L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza". Queste le parole di Segre scelte dal Memoriale di Auschwitz per renderle omaggio

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Liliana Segre, superstite dell'Olocausto e testimone attiva della Shoah, ha festeggiato quest'oggi 93 anni e ha deciso di trascorrere la giornata a Pesaro, dove trascorre il periodo estivo, insieme ai tre figli e ai nipoti.

Gli auguri a Liliana Segre

"L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza". Queste sono le parole pronunciate da Segre, ed è questa sua frase che il Memoriale di Auschwitz ha scelto di pubblicare sul proprio profilo Twitter per renderle omaggio. "Che sia un anno buono e dolce e da Firenze guardando verso Milano aggiungo anche un 'Mazel tov' a una delle persone più belle e speciali d'Italia, per quel coraggio che ci trasmette, che oggi compie gli anni, Liliana Segre" è l'augurio di Noemi Di Segni, presidente nazionale dell'Ucei che si trova a Firenze per la 24/a Giornata europea della cultura ebraica. Tanti i messaggi sui social, da Alessandro Gassman, a Nina Zilli, al Pd, dalla rete antifascista, a tante sezioni dell'Anpi, a Che tempo che fa e Fabio Fazio con cui ha realizzato una trasmissione dal Binario 21, senza dimenticare l'omaggio del Senato.  Anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso in un telegramma i suoi auguri di buon compleanno alla senatrice a vita. "La sua testimonianza è preziosa per noi tutti e in particolare per i giovani", ha scritto. 

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Chi è Liliana Segre

Deportata ad Auschwitz nel 1944, su un treno piombato partito dalla stazione Centrale di Milano, trasferita poi nel campo tedesco di Malchow, sopravvisse fino alla liberazione il primo maggio 1945, una dei soli 25 bambini che uscirono vivi da Auschwitz. Tornare alla vita 'normale', ha raccontato, non fu facile. La aiutò in questo Alfredo Belli Paci. Lo conobbe nel 1948 a Pesaro, dove era in vacanza, e lo sposò nel 1951. Nacquero i tre figli, Alberto, Luciano e Federica.

Ci volle tempo prima di poter raccontare l'orrore, quarant'anni di silenzio. Poi la testimonianza, dagli anni '90 nelle scuole, e un sogno che è diventato realtà, realizzare al Binario 21 il Memoriale della Shoah. Un impegno continuato dopo la nomina nel 2018 a senatrice a vita con l'istituzione della commissione speciale contro intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, di cui è presidente. Per il suo impegno a ricordare, a non voltarsi dall'altra parte ha ricevuto minacce, e per questo dal 2019 vive sotto scorta.  

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