Vannacci non andrà a La Piazza: "Annullerò la partecipazione, ha connotazione politica"

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Il generale, autore del discusso libro "Il mondo al contrario", era stato invitato alla kermesse di Affaritaliani a Ceglie Messapica, alla quale parteciperanno molte personalità del mondo politico fra cui anche esponenti del governo. In un primo momento aveva accettato, poi ha cambiato idea: "Il mio libro non ha alcun carattere politico e quindi ma ne tengo fuori". "Non piangeremo per il dietrofront, ci pare di poter dire che non abbiamo perso proprio nulla", ha commentato Angelo Perrino, direttore di Affaritaliani

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Il generale Roberto Vannacci ha deciso di non partecipare a La Piazza, la kermesse di Affaritaliani a Ceglie Messapica. Il militare, al centro delle polemiche per via dei contenuti del suo libro Il mondo al contrario, era stato invitato all’evento che si terrà in provincia di Brindisi dal 26 al 28 agosto: avrebbe dovuto aprire la serata che vede, tra gli altri ospiti, anche i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani - rispettivamente anche ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - e il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Raffaele Fitto. "Se le motivazioni bizzarre con cui ha rinunciato a partecipare al nostro dibattito sono della stessa natura delle eccentriche tesi socio-politiche del suo libro, noi de la Piazza e di Affaritaliani.it non piangeremo per il dietrofront del generale Vannacci. Anzi ci pare di poter dire che non abbiamo perso proprio nulla. La Piazza può tranquillamente farne a meno uscendone rafforzata come luogo di confronto giornalistico serio, rigoroso, pluralista e indipendente", ha commentato in una nota Angelo Perrino, direttore di Affaritaliani.

"Il mio libro non ha carattere politico"

"Ero stato invitato un paio di giorni fa, in piena tempesta mediatica e non avevo avuto tempo per verificare di cosa si trattasse. Quando ho capito che la manifestazione, pur non configurandosi come un'attività politica in senso stretto, poteva essere caratterizzata anche come un'attività politica, ho deciso di non mischiarmi: il mio libro non ha alcun carattere politico e quindi ma ne tengo fuori", ha spiegato Vannacci all’Adnkronos. "Io partecipo a tutte quelle attività in cui si parla del mio libro, che è un'esternazione di pensieri e opinioni fatte da un libero cittadino - chiarisce Vannacci - ma mi astengo da qualsiasi partecipazione ad arene politiche o ad arene che possano comunque essere interpretate come tali. La prima presentazione del libro è prevista il 9 settembre in Versilia e un'altra alcuni giorni dopo, ma le sto ancora valutando, visto il clamore mediatico". 

 

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Intanto, la notizia del suo intervento aveva creato scompiglio anche a Ceglie Messapica, dove la consigliera comunale Isabella Vitale, del gruppo civico d'opposizione "Radici d'impegno", aveva fatto sapere tramite il suo profilo Facebook di aver "protocollato una richiesta al sindaco Angelo Palmisano e all'assessore Antonello Laveneziana" per il ritiro di 15mila euro dati dall'Amministrazione comunale alla Kermesse. Pur comprendendo la necessità di "rincorrere popolarità e attualità", ha spiegato Vitale, non si può "finanziare una manifestazione che prevede come ospite il signor Vannacci".

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Vannacci ha spiegato che non parteciperà all'evento di domenica per evitare connotazioni politiche, ma non è bastato ad evitare che ciò fosse letto come un avvicinamento ulteriore alla sua discesa in campo. Negli ultimi giorni, infatti, era stato privatamente corteggiato da più partiti: prima l'invito ufficiale in Forza Nuova, poi l'ipotesi - negata dai diretti interessati - di un possibile movimento "a destra della destra". Tra le fila della sinistra, invece, l'idea di vederlo in politica non piace affatto. "Peggio dei contenuti inaccettabili del libro del generale Vannacci, c'è solo la corsa ad accaparrarsi il consenso politico della parte peggiore del Paese", ha dichiarato Peppe De Cristofaro dell'Alleanza Verdi Sinistra, per il quale "va radiato dall'esercito del nostro Paese". Dello stesso avviso il collega Angelo Bonelli, che ritiene "scandaloso che Vannacci possa ancora indossare la divisa".

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