
Ascoli, per l'ultimo saluto a Carlo Mazzone bandiere, striscioni e cori. FOTO
La chiesa di San Francesco si è riempita di personalità dello sport e di gente comune. Fuori, a Piazza del Popolo, dove era stato posizionato un maxi schermo, la folla ha salutato per l'ultima volta l'allenatore con cori e striscioni. La cerimonia è stata celebrata dal vescovo Gianpiero Palmieri e da monsignor Piero Coccia, arcivescovo emerito. Il sindaco di Ascoli Piceno ha decretato una giornata di lutto cittadino

Bandiere, striscioni, cori e tanti applausi hanno accompagnato l'ultimo saluto ai funerali do Carletto Mazzone, l'indimenticabile ex allenatore alla guida di numerose squadre di Serie A, scomparso lo scorso 19 agosto all'età di 86 anni
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Il feretro di Mazzone è stato accompagnato dai suoi famigliari e accolto all'ingresso della Chiesa di San Francesco ad Ascoli da diverse autorità, tra cui il sindaco Marco Fioravanti, che ha decretato una giornata di lutto cittadino, e il presidente della Regione Francesco Acquaroli. All'arrivo c'è stato un lungo applauso della folla. Gli ultras dell'Ascoli hanno intonano ripetutamente il suo nome e i canti “Carletto uno di noi" e "Carletto, grazie di tutto”
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L'arrivo della moglie di Mazzone, Maria Pia, nella Chiesa di San Francesco a Piazza del Popolo, Ascoli Piceno. Il carro funebre stato accompagnato da ali di folla, bandiere in festa e applausi
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All'arrivo del feretro, i tifosi bianconeri hanno reso omaggio a Mazzone con uno striscione eloquente: “Coriaceo di nascita, ascolano per scelta”. Ascoli era la città in cui l'ex allenatore viveva con la famiglia e di cui era cittadino onorario

La bara è stata realizzata in legno chiaro e aveva sopra una corona di rose rosse. La cerimonia è stata celebrata dal vescovo Gianpiero Palmieri e da monsignor Piero Coccia. "Carlo è stato un maestro di onestà, di libertà, di laboriosità e ciò ci aiuta nel cammino verso il regno dei cieli. Mazzone è stato un dono per noi tutti e attraverso lui il Signore ci ha fatto capire molte cose", ha detto Coccia. "Nella sua carriera - ha aggiunto - è stato un maestro nel costruire e nel ricostruire calciatori"

"Carletto - ha ribadito monsignor Coccia- non aveva scheletri nell'armadio e il suo modo di essere stato libero e onesto deve essere un esempio per tutti noi. Rigoroso ed esigente, ma anche persona semplice benché questo non voglia dire ingenuo. Ai suoi giocatori amava ricordare che la vita è come il pallone che prima si gonfia e poi si sgonfia: ha insegnato loro che era ed è fondamentale mantenere l'umiltà, concetto fortemente evangelico. Ascoli deve essere eternamente grata a Carlo Mazzone"

Sopra la bara e state collocate maglie di alcune delle squadre che Mazzone ha allenato, tra cui quelle di Ascoli, Perugia e Brescia, e le sciarpe dell'Ascoli e della Roma. Tra i presenti alle esequie una delegazione del Cagliari, rappresentato dal coordinatore tecnico della Primavera, Roberto Muzzi, ex giocatore di Mazzone, e vari allenatori tra cui Serse Cosmi, Walter Novellino e Enrico Nicolini. Tra i primi ad arrivare anche Alessandro Calori e una delegazione della squadra giovanile dell'As Roma

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Brescia Massimo Cellino, gli ex portieri azzurri Gianluca Pagliuca e Giovanni Galli, l'ex difensore del Perugia e allenatore Alessandro Calori, Roberto Muzzi, ex giocatore di Mazzone, coordinatore tecnico delle giovanili del Cagliari, tutta la squadra dell'Ascoli guidata dall'allenatore William Viali e dal presidente Carlo Neri, l'allenatore Fabrizio Castori

L'Ascoli Calcio era al completo ai funerali di Mazzone

Alessandro Calori, ex calciatore e ora allenatore della primavera della Lazio, mentre saluta la vedova Maria Pia

Tra gli ex giocatori allenati da Carletto Mazzone, era presenta anche Giovanni Galli

Fuori dalla chiesa, prima e durante il funerale, hanno sventolato continuamente bandiere per salutare l'ex allenatore romano. I tifosi dell'Ascoli hanno issato un bandierone con una maxi-foto di Mazzone, pugno al cielo e la scritta in dialetto: "Carlé bisogna vince"
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Dopo il funerale, su un maxi schermo accanto alla chiesa, si stanno proiettando davanti a centinaia di tifosi, alcuni filmati di repertorio con le imprese ascolane di Mazzone e il presidentissimo dell'Ascoli Costantino Rozzi, a cui era indissolubilmente legato