Secondo quanto si apprende non ha ancora risposto agli inquirenti il ventunenne olandese accusato di aver ucciso il padre e un amico di famiglia. Il giovane, trasferito all’istituto penitenziario “Certaldo” di Cuneo, è stato medicato all’ospedale di Mondovì dopo una fuga nei boschi lunga 48 ore: aveva diversi tagli profondi sul corpo. "In quelle condizioni non avrebbe potuto resistere ancora a lungo", ha dichiarato il colonnello Giuseppe Carubia, comandante provinciale dei carabinieri
Secondo quanto si apprende non avrebbe ancora dato risposte agli inquirenti Sacha Chang, il ventunenne olandese accusato di aver ucciso il padre sessantacinquenne e un amico di famiglia, il medico Lambertus Ter Horst, 60 anni, che li ospitava nella sua casa di Montaldo di Mondovì (Cuneo). Il giovane è stato trasferito nel carcere “Certaldo” di Cuneo ed è in buone condizioni fisiche, dopo essere stato medicato all’ospedale di Mondovì. Nel frattempo, sono arrivati nel paese del Cuneese, ospiti di un albergo, la madre di Sacha Chang, la sorella e i tre figli di Ter Horst.
Cosa è successo
Dopo 48 ore di caccia all'uomo il giovane è stato arrestato ieri mattina dai carabinieri, mentre dormiva su una panca di legno vicino a una cappelletta intitolata a San Bernardo, su un crinale che separa le località di Pamparato e Torre Mondovì. Trovato esausto, senza maglietta e pantaloni, il giovane ha fatto un semplice cenno con il capo e non ha rivolto nessuna parola, non rispondendo al carabiniere che ha provato a parlare nella sua lingua e rifiutando anche l’acqua offerta. Per i paesi della zona la cattura del ragazzo ha posto fine a giornate di sgomento e di apprensione. Nei giorni scorsi diverse amministrazioni comunali, oltre a invitare i cittadini alla massima prudenza, hanno annullato feste, sagre e appuntamenti all'aperto. Le ricerche hanno impegnato più di duecento carabinieri. Importante è stato anche l'apporto della gente del posto, in particolare di cacciatori e cercatori di funghi, profondi conoscitori del territorio.
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La ricerca
Già dopo le prime ventiquattr’ore i carabinieri erano stati sul punto di bloccarlo ma il ragazzo era riuscito a scappare, passando probabilmente da dei rovi, dai quali derivano i tagli profondi notati sul suo corpo. "L'area interessata dalle operazioni non è molto vasta ma è ricoperta da una fitta vegetazione, è caratterizzata da dislivelli notevoli ed è popolata da lupi e cinghiali. Naturalmente stiamo indagando sulle modalità del duplice delitto, ma in queste ore la nostra priorità è stata la cattura del giovane anche in modo da salvargli la vita. Ritengo che in quelle condizioni non avrebbe potuto resistere ancora a lungo", ha dichiarato il colonnello Giuseppe Carubia, comandante provinciale dei carabinieri a Cuneo.
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Il duplice omicidio
Per ora ciò che è noto è che Chang era arrivato a Montaldo Mondovì il 10 agosto insieme al papà, Haring Chain Fa Chang, 65 anni, per concludere una vacanza cominciata fra i laghi della Lombardia. I due erano ospiti di un connazionale, Lambertus Ter Horst, 60 anni, medico, che svolgeva la professione nei Paesi Bassi. La mattina del 16 agosto erano sul punto di partire (infatti il volo da Torino-Caselle era già stato prenotato) quando è probabilmente successo qualcosa, forse un litigio. Secondo le prime ricostruzioni, il padre del giovane è stato trafitto con un coltello da cucina mentre Ter Horst sarebbe intervenuto ed è stato a sua volta gravemente ferito, morendo poi durante il trasporto in ospedale. Nel frattempo, Sacha era già fra i boschi. Il comandante Carubia ha dichiarato come non ci siano elementi che al momento confermino che Sacha soffrisse di qualche patologia psichiatrica. Ter Horst avrebbe confidato a un cittadino locale che il ragazzo stava "attraversando un periodo difficile", probabilmente legato a qualche delusione sentimentale.