Era convinto di sorprenderla in compagnia di un ragazzo, essendo a conoscenza della casa libera e della serata in discoteca. Per questo motivo l’ha aspettata all’interno dell’appartamento. La procura di Monza contesta la premeditazione
Zakaria Atqaoui, ex fidanzato di Sofia Castelli e accusato di omicidio con l'aggravante della premeditazione, era nascosto in un armadio a casa di lei. Come riporta il Corriere della Sera, era convinto di sorprenderla in compagnia di un ragazzo, essendo a conoscenza della casa libera e della serata in discoteca. Per questo motivo l’ha aspettata all’interno dell’appartamento, nascondendosi in un armadio. Ed è comunque andato fino in fondo al suo folle piano pur avendo intuito che sarebbe rientrata all'alba (cosa che ha fatto con un'amica). Adesso sarà l’autopsia a chiarire se la ragazza è morta subito sotto i fendenti di lui, o ha provato in qualche modo a difendersi.
Le indagini
In quella stessa casa di corso Roma, in una stanza vicina, l’amica non si sarebbe accorta di nulla. I vicini l’hanno vista al mattino, spaesata, le ciabatte ai piedi, le scarpe in mano, accompagna da carabinieri e polizia locale. Successivamente l'arma utilizzata è stata trovata e sequestrata. Non c’è, invece, traccia del telefonino del ragazzo, né in casa, né nelle sue tasche, perquisite dopo che il 23enne, in strada, ha richiamato l’attenzione di una pattuglia della polizia locale e ha confessato. È fissata per domani mattina l'udienza di convalida del 23enne. La pm di Monza Emma Gambardella, coordinata dal procuratore Claudio Gittardi, ha chiesto la custodia cautelare in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Una contestazione per la quale il ragazzo rischia la pena dell'ergastolo.
La confessione
Nella confessione resa agli inquirenti prima di essere sottoposto a fermo Atqaoui ha detto di essere entrato in casa e di essersi nascosto in un armadio prima del rientro di Sofia e della migliore amica Aurora dalla nottata trascorsa in discoteca. Ignare della sua presenza le due amiche avrebbero parlato della serata e di alcuni ragazzi presenti. Questo dettaglio - stando al racconto del 23enne - lo avrebbe fatto arrabbiare al punto da andare in cucina e prendere un coltello con il quale ha aggredito e ucciso la ventenne che nel frattempo era andata a dormire. Nel frattempo il Comune di Cologno Monzese e l'istituto Leonardo da Vinci hanno organizzato per mercoledì 2 agosto una fiaccolata, aperta a tutta la cittadinanza, in ricordo di Sofia.