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No Tav, manifestazione in Val di Susa. Terminati gli attacchi ai cantieri

Cronaca
©Ansa

Una cinquantina di persone ha preso di nuovo d’assalto i cantieri ferroviari dell'Alta Velocità Torino-Lione, in Piemonte. A San Didero hanno lanciato contro le forze dell’ordine molotov, petardi, bombe carta e sassi. Preso di mira anche il cantiere di Chiomonte. Chiusa e poi riaperta l'autostrada A32, la Torino-Bardonecchia

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Dopo oltre un'ora sono terminati gli attacchi, da parte dei militanti dell'ala più oltranzista dei No Tav, ai cantieri della Torino-Lione a Chiomonte e San Didero, in Val di Susa, nel Torinese. L'autostrada A32, che era stata chiusa dalle forze dell'ordine per motivi di sicurezza, data la vicinanza ai cantieri, è stata riaperta.

La manifestazione e gli attacchi No Tav

I manifestanti erano partiti nel primo pomeriggio da Venaus, dove è in corso il Festival Alta Felicità. La marcia aveva raggiunto la stazione ferroviaria di Susa, poi in 500 si sono diretti verso San Didero. Qui una cinquantina di manifestanti si sono travisati e hanno attaccato il cantiere. Nello stesso momento

una trentina di incappucciati ha tentato un blitz a Chiomonte, in Val Clarea. L'attacco più pesante si è registrato a San Didero, dove sono state lanciate due molotov, oltre a bombe carta, razzi e grossi petardi collegati a bombolette di gas. A Chiomonte invece sono stati lanciati sassi, ma non materiale esplodente e i No Tav hanno tentato di aprirsi un varco nelle recinzioni con cesoie e tagliando il filo spinato. 

Gli attacchi della scorsa settimana

Già la settimana scorsa i due cantiere erano stati attaccati, secondo gli investigatori, sotto la regia del centro sociale torinese Askatasuna. Il 24 luglio, la digos della Questura di Torino aveva perquisito l'area del presidio No Tav dei Mulini e aveva sequestrato materiale che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere stato utilizzato durante gli assalti: scudi in plexiglass, petardi, bombe carta, abiti scuri per il travisamento, corde, rampini e tronchesine.

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