Tav, la Francia smentisce il rinvio dei lavori sulla Torino-Lione

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Lo ha assicurato il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, dopo le notizie circolate. Salvini: "Da Parigi ci aspettiamo chiarezza"

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“Il governo francese non ha deciso nessun rinvio nel calendario relativo alla Tav Lione-Torino”. Sono le parole il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, per smentire le notizie circolate in queste ore, secondo le quali Parigi avrebbe deciso di rinviare la tratta della linea perché “troppo cara”. L'allarme era scattato un mese fa, con l'appello lanciato al presidente Emmanuel Macron da 60 parlamentari francesi di diversi partiti politici. A preoccupare i parlamentari un recente e contestato rapporto del Consiglio d'Orientamento delle Infrastrutture (Coi) di Parigi che raccomanda di rinviare "almeno al 2045" la costruzione della sezione francese del progetto Torino-Lione. L’esponente di governo ha puntualizzato che non si tratta di decisioni prese, “ma di un rapporto indipendente consegnato al governo. Il nostro calendario resta immutato”. Parole che rassicurano, considerato che si stava per riaccendere un nuovo scontro Italia-Francia, con ancora in corso la polemica sui migranti.

La reazione dell’Italia

Nelle scorse ore non si era fatta attendere la replica da parte del vicepremier Matteo Salvini: “Da Parigi ci aspettiamo chiarezza, serietà e rispetto degli accordi: l’Italia è stata ed è di parola, non possiamo accettare voltafaccia su un’opera importante non solo per i due Paesi ma per tutta Europa”. La preoccupazione di Salvini è stata condivisa, poco dopo, anche da Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte. “Dopo più di 30 anni abbiamo finalmente una data di conclusione della Torino-Lione, ovvero il 2032”, ha detto. “Auspichiamo che questa data sia certa e veda la conferma anche dei partner europei coinvolti. Non è una partita che si può non giocare”.

 

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