Le fiamme hanno colpito anche la Puglia dove, il 27 luglio, la zona di Torre Mozza, nel Salento ionico, è stata circondata dai roghi. Alcuni turisti sono stati fatti evacuare da una masseria e i bagnanti sono stati fatti allontanare dai lidi. Legambiente: “In Italia dall'inizio del 2023 al 27 luglio sono andati in fumo 51.386 ettari, equivalenti a oltre 73.408 campi da calcio. Dal 25 al 27 luglio, sono bruciati ben 31.078 ettari di vegetazione”
Gli incendi non danno tregua all’Italia, dalla Sicilia alla Puglia. E proprio in Puglia le fiamme da ieri stanno colpendo anche la zona di Torre Mozza, nella marina di Ugento, nel Salento ionico. A fuoco la pineta
IL RACCONTO DEGLI INCENDI DEL 27 LUGLIO IN ITALIA
A scopo precauzionale il 27 luglio è stata evacuata una delle strutture ricettive, l'antica masseria di Rottacapozza dove alloggiavano circa 100 persone
I bagnanti sono stati fatti allontanare dai lidi in via precauzionale. "Questo è un crimine. Hanno bruciato la mia terra verde, un bene prezioso distrutto da chi non sa che fare e provoca questi disastri", ha detto il sindaco di Ugento, Salvatore Chiga. "Per fortuna che il fuoco non è arrivato dentro il centro abitato, altrimenti sarebbe stata una tragedia"
Alcune auto sono state danneggiate. Nelle prime fasi dell'incendio si è temuto che i forti venti potessero spostare le fiamme verso le zone turistiche
Nelle operazioni di spegnimento sono stati coinvolti anche due canadair e nella serata del 27 luglio il fronte del fuoco è stato riportato “sotto controllo”, come ha fatto sapere la Prefettura di Lecce
Secondo Legambiente, “in Italia dal 2023 al 27 luglio sono andati in fumo 51.386 ettari, equivalenti a oltre 73.408 campi da calcio. Impressionati i dati degli ultimi tre giorni: dal 25 al 27 luglio, sono bruciati ben 31.078 ettari di vegetazione". L’associazione ha diffuso i dati che ha elaborato analizzando quelli satellitari Effis (European Forest Fire Information System), che monitorano solo gli incendi superiori ai 30 ettari. In fumo 41.365 ettari (pari all'80%) in Sicilia, seguita da Calabria (7.390), Puglia (1.456) e Abruzzo (284 ettari). Foto: Sicilia
Il più delle volte, dice Legambiente, sono roghi dolosi. Nel 2022 sono stati 5.207 i reati accertati per incendi dolosi, colposi e generici. Calabria e Sicilia le regioni più colpite, con 611 e 544 reati contestati. Segue il Lazio con 479, Toscana con 441 e Lombardia, che dal decimo passa al quinto posto con 415. Dal 2018 al 2022 in Sicilia sono stati 2.938 i reati di questo tipo, 191.386 gli ettari bruciati. Palermo (677, foto), Messina (605), Catania (444) le città con più illeciti. In Calabria, nello stesso periodo, 2.709 reati e 63.196,30 ettari
Nella foto, le fiamme che hanno avvolto la zona di Torre Mozza, Ugento
Incendi in Sicilia, la mappa dei roghi con i dati della Nasa