Il frontman del gruppo britannico nel concerto durante lo Stupinigi Sonik Park dello scorso 11 luglio aveva definito la premier: "Nazista, fascista e razzista", oltre a riferirle diversi improperi. La procura di Torino ha aperto un'indagine nei suoi confronti per vilipendio delle istituzioni
Non si placano le polemiche dopo quanto successo al Stupinigi Sonik Park lo scorso 11 luglio, quando il cantante dei Placebo Brian Molko, durante l'esibizione del gruppo, ha attaccato Giorgia Meloni, definendola: "Fascista, razzista e nazista", prima di riferirle altri insulti. La procura di Torino ha infatti aperto nei confronti dell'artista un'indagine con l'accusa di vilipendio alle istituzioni.
Le polemiche
Durante il concerto, che la band ha chiesto di non filmare con il telefono per godersi a pieno l'esperienza, Molko ha lanciato diversi appelli, anche a tutela del mondo LGBTQIA+. Ma a far discutere sono state soprattutto le frasi su Meloni, che hanno portato il procuratore aggiunto torinese Emilio Gatti ad aprire un'indagine. Una situazione che ha creato non poche polemiche anche per le successive date del tour della storica band britannica, soprattutto per quanto riguarda il concerto del 1° agosto a Sassari. Come riporta La Stampa infatti, il consigliere comunale Mariolino Andria ha presentato un'interpellanza al sindaco Nanni Campus per chiedere: "Quali azioni l'amministrazione intenda intraprendere per evitare una sgradevole replica di quanto avvenuto a Stupinigi".