Con l'avvento dell'intelligenza artificiale nascono perplessità e preoccupazioni per le ricadute che questa nuova tecnologia può avere con prospettive a volte positive e a volte negative. Di questo si è discusso con Stefano Scarpetta, direttore Ocse, Alessandro Longo, direttore di Agenda digitale e Cristian Giacomini, ideatore di Ginai, il primo gin creato con l'intelligenza artificiale
Con l'avvento dell'intelligenza artificiale, sempre più parte delle nostre vite, nascono perplessità e preoccupazioni per le ricadute che questa nuova tecnologia può avere anche sul mondo del lavoro con prospettive a volte positive e a volte negative. Di questo si è parlato nella puntata di Timeline, su Sky TG24, con Stefano Scarpetta, direttore Ocse, Alessandro Longo, direttore di Agenda digitale e Cristian Giacomini, ideatore di Ginai, il primo gin creato con intelligenza artificiale.
Scarpetta: “Ci sono luci e ombre”
“Ci sono luci e ombre, dopo la pandemia la disoccupazione è calata, anche a livello Ocse, ma i salari reali sono diminuiti, complici anche i ritardi della contrattazione collettiva e questo è un problema generalizzato in tutta Europa – ha spiegato Scarpetta parlando della situazione economica attuale - Germania e Francia hanno affrontato il problema con un aumento una tantum per adeguare i salari”. Secondo Scarpetta, il Pnrr “è uno strumento fondamentale per mettere mano a riforme strutturali di cui sia l'Italia che i Paesi Ue hanno bisogno, sia sul fronte digitale che per la transizione verde, oltre che per la formazione continua degli adulti già sul mercato di lavoro – ha proseguito Scarpetta –. Sono i lavori a basse competenze quelli più a rischio automazione – e quindi a essere sostituiti dall'intelligenza artificiale – per questo serve un investimento massiccio sulla formazione”. La diffusione dell'intelligenza generativa “ha impresso velocità alla diffusione dell'utilizzo di questa tecnologia che potrà avere un impatto ampio su diversi tipi di lavori, a rischio soprattutto i posti per i giovani, anche altamente specializzati. Le persone con un'alta qualifica sono contente di queste nuove tecnologie, ma chi ha competenze medio-basse è molto più preoccupato, oltre a sparire il lavoro c'è anche il rischio di riduzione del salario”, ha concluso Scarpetta.
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Longo: “L'automazione ha anche migliorato le condizioni dei lavoratori”
“L'automazione ha anche migliorato la condizione dei lavoratori, quello dell'Ocse è il primo studio che va a vedere effetti pratici sui lavoratori – ha detto Longo –. Ma il report afferma anche che questa tecnologia potrebbe avere effetti preoccupanti e negativi perché l'intelligenza artificiale automatizza certe figure a bassa esperienza, tra questi ci sono anche i programmatori informatici junior perché alcune aziende preferiscono dare gli strumenti ai più esperti che usano l'intelligenza artificiale come una figura junior”. Ma le prospettive sono diverse, anche in campo alimentare. “Sullo sviluppo di nuove ricette le intelligenze artificiali hanno avuto risultati non molto buoni. L'intelligenza artificiale, infatti, non sa cosa ci piace, può proporre abbinamenti assurdi, non ha il senso del gusto umano, esegue operazioni probabilistiche di ciò che ci piace”, ha aggiunto Longo.
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Ginai, il primo gin realizzato con l'intelligenza artificiale
Proprio sul tema dell'alimentazione e del cibo è intervenuto a Timeline Cristian Giacomini, ideatore di Ginai, il primo gin creato con l'intelligenza artificiale. Questa tecnologia “ha impiegato 3 giorni per elaborare una nuova ricetta contro i consueti 4 mesi”, ha spiegato Giacomini. “Prima c'è stato uno studio sulle botaniche da utilizzare che sono state indicate all'intelligenza artificiale – inoltre – ha aggiunto Giacomini – sono state usate diverse intelligenze artificiali”.