Caso Cospito, disposta imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Delmastro

Cronaca

E' indagato per rivelazione di segreto d'ufficio. Il gip di Roma ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura

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Il gip di Roma ha disposto l'imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, indagato per rivelazione di segreto d'ufficio in relazione al caso Cospito, l'anarchico detenuto al 41 bis. Il giudice ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura che, ora, dovrà formulare una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del deputato di Fratelli d'Italia e sottosegretario di Stato alla Giustizia.

Le parole di Andrea Delmastro

"Prendo atto della scelta del gip di Roma che, contrariamente alla Procura, ha ritenuto necessario un approfondimento della vicenda giuridica che mi riguarda. Avrò modo, davanti al Giudice per l'Udienza Preliminare di insistere per il non luogo a procedere per insussistenza dell'elemento oggettivo, oltre che di quello soggettivo. Sono fiducioso che la vicenda si concluderà positivamente, convinto che alcun segreto sia stato violato, sia sotto il profilo oggettivo che sotto il profilo soggettivo". È quando dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove.

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La vicenda

Delmastro è sotto inchiesta in relazione alle rivelazioni fatte in Aula sul caso Cospito dal vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli (FdI). Il caso riguarda una presunta violazione delle regole di segretezza in quanto Delmastro, che è anche il coinquilino di Donzelli, sarebbe la fonte delle informazioni diffuse da Donzelli durante il suo intervento alla Camera del 31 gennaio scorso. Quel giorno Donzelli aveva divulgato il contenuto di colloqui avvenuti in carcere tra Cospito e alcuni boss della criminalità organizzata, colloqui riportati in una relazione del Dap e appresi da Delmastro, che ha la delega alle carceri. I boss incoraggiavano l'anarchico - all'epoca in sciopero della fame per protestare contro il regime duro carcerario - ad andare avanti nella battaglia contro il 41 bis e Donzelli aveva preso lo spunto per attaccare il Pd, una cui delegazione proprio in quel periodo aveva fatto una visita in carcere a Cospito, accusandolo in sostanza di connivenza con la mafia. Durante il dibattito Donzelli, membro della commissione parlamentare Copasir che supervisiona i servizi segreti italiani, ha chiesto se il PD fosse dalla parte dello Stato o quella della mafia e dei terroristi, scatenando l'indignazione dell'opposizione. Nei giorni scorsi inoltre il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha dichiarato che le informazioni divulgate non erano classificate. 

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