Emilia-Romagna, Figliuolo visita zone alluvionate: "Territorio sfregiato mi ha colpito"

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Il generale in mattinata ha sorvolato le aree colpite dal maltempo di maggio, poi l'incontro con istituzioni, sindaci e parti sociali. “Il mio pensiero va alle vittime e a chi è ancora sfollato”, ha detto. “In questo momento bisogna ascoltare le esigenze per poi fare nella migliore maniera possibile, bisogna pensare anche alla messa in sicurezza del territorio”

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In Emilia Romagna è il giorno di Francesco Paolo Figliuolo. Il Commissario alla ricostruzione post alluvione - ancora in attesa di nomina formale - ha dato il via al suo incarico sorvolando le aree colpite dal maltempo di maggio. Poi a Bologna, nella sede della Regione, l'incontro con i presidenti delle Province colpite, il sindaco di Forlì e i componenti del Patto per il lavoro e per il clima. Infine alle 16, insieme al governatore Stefano Bonaccini e alla vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il commissario ha incontrato i giornalisti per un punto stampa. " Il mio pensiero va alle vittime e a chi è ancora sfollato, a quanti stanno soffrendo per questa tragedia", ha detto il commissario designato. Figliuolo ha garantito che "l'impegno è massimo", sottolineando che "adesso è cogente l’intervento per famiglie e imprese".

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, in Emilia-Romagna per un primo incontro con le istituzioni, gli amministratori locali e le parti sociali, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, 3 luglio 2023. ANSA/UFFICIO STAMPA REGIONE EMILIA ROMAGNA +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++ NPK +++
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“Vedere territorio sfregiato mi ha colpito”

"Ho sorvolato con il presidente Bonaccini le aree colpite. Vedere questo territorio che porta ancora cicatrici, e in molte parti l'operosità dei concittadini emiliano-romagnoli ha messo a posto tanto, vederlo sfregiato e così lesionato mi provoca forti sentimenti emotivi”, ha detto il generale Francesco Figliuolo, incontrando la stampa in Regione Emilia-Romagna. "Il mio pensiero va a vittime e sfollati e a quanti ovviamente stanno soffrendo dal punto di vista morale e materiale per la tragedia", ha detto il generale designato come commissario per la ricostruzione.

“Qui per ascoltare, massima condivisione possibile”

“Sono venuto qui per ascoltare, in questo momento sono designato ma non ancora ancora formalizzato nell'incarico”, ha detto ancora il generale Francesco Figliuolo. “L’impegno è massimo, bisogna ascoltare le esigenze per fare in maniera più condivisa possibile, nel rispetto dei ruoli e delle competenze”. Per la ricostruzione dei territori alluvionati bisognerà "fare interventi di primo tempo, ma anche pensare alla messa in sicurezza". Il commissario ha spiegato che ci sono stati "fenomeni estremi, che hanno sovvertito statistiche di centinaia anni e vanno tenuti in conto". Per pianificare "opere coerenti con i trend dei cambiamenti climatici: ho parlato con il rettore dell'università di Bologna che ha messo in campo gruppi lavori specifici e specialistici. Per fenomeni complessi serve l'ausilio degli specialisti", ha aggiunto.

“Cogente l'intervento su famiglie e imprese”

In questo momento "è cogente l'intervento su famiglie e imprese, sui settori produttivi". Nel sorvolo "ho visto la food valley, piantagioni eccezionali”, ha aggiunto il generale Francesco Paolo Figliuolo. "Già sto costituendo la struttura che darà indirizzi, farà programmazione finanziaria. Tutto sarà condiviso, in armonia con i subcomissari, con il presidente Bonaccini, con Acquaroli e Giani per le altre due regioni". Figliuolo ha spiegato di aver ascoltato le istanze del territorio: "Il mio compito sarà fare un piano, in modo condiviso, che possa essere messo a terra, implementato in maniera realistica, che dia la giusta fiducia e sia ben comunicato ai cittadini".

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La polemica sul conto dei Comuni

Figliuolo arriva in Emilia Romagna due giorni dopo la polemica scoppiata per le parole del senatore Marco Lisei che a Il Resto del Carlino ha detto: "I Comuni hanno inserito una serie di interventi che appaiono estranei all'alluvione o meglio, appaiono privi di un nesso causale, perché già necessari precedentemente, oltre che fuori dalle zone alluvionate. I sindaci allora si prendano la responsabilità e specifichino con una delibera di giunta che gli interventi richiesti sono stati causati tutti dall'alluvione". Il riferimento è al documento che la Regione Emilia-Romagna ha mandato al Dipartimento nazionale della Protezione civile, per chiedere fondi che coprano i costi degli interventi di somma urgenza post-alluvione. "Sarà compito della struttura commissariale - ha aggiunto Lisei - fare le verifiche tecniche. Figliuolo è persona competente. Bologna, che conosco bene, mi sembra che stia speculando più di tutti". Parole che hanno suscitato la reazione di alcuni sindaci. "È assurdo - dice il primo cittadino di Ravenna Michele De Pascale - che alcuni parlamentari eletti in Emilia Romangna, invece di adoperarsi affinché il Governo stanzi finalmente qualche risorsa per la loro terra, continuino quotidianamente a diffondere falsità sminuendo i danni subiti dalla nostra Regione. Lo vengano a spiegare in primis ai cittadini che li hanno eletti. E mentre qualcuno preferisce continuare ad alimentare assurde polemiche politiche, le famiglie non hanno ancora visto un euro di indennizzo e le imprese non hanno nemmeno potuto ancora avanzare le richieste per assenza di fondi".

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