“Il comitato amministrativo del Tub ha approvato ufficialmente la decisione. Una buona notizia per l'Italia e un riconoscimento per Milano”, ha fatto sapere il ministro degli Esteri
"Milano sarà la sede della terza sezione del Tribunale europeo dei brevetti (Tub). Il comitato amministrativo del Tub, infatti, ha appena approvato ufficialmente la decisione. Una buona notizia per l'Italia e un riconoscimento per Milano", ha annunciato su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
La candidatura di Milano
La candidatura di Milano come sede è arrivata dopo che la Brexit ha reso di fatto non più operativa quella di Londra. Si stima che la nuova sede possa generare un indotto di 350 milioni di euro l’anno.
La Corte d’Appello di Milano e l’Ordine degli Avvocati hanno dato vita a un tavolo tecnico a sostegno della candidatura di Milano come sede della sezione della divisione centrale, sostenuta, oltre che dal mondo accademico, anche dall'Ordine dei consulenti in proprietà industriale, dall'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili e da Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda, Confcommercio, Centro Studi Grande Milano e altre autorità pubbliche e private.
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Il Tribunale unificato dei brevetti
Il Tribunale Unificato dei Brevetti è una corte comune agli Stati membri dell'Ue. Il sistema delle Corti si compone del tribunale di primo grado, della corte d’appello e di un sistema di cancellerie (denominato Registry). È stato così concepito un organo giurisdizionale unificato, le cui decisioni avranno effetto in tutti i Paesi aderenti (allo stato hanno sottoscritto 26 Paesi dell’Unione Europea). La corte d'appello ha sede in Lussemburgo, ha composizione multinazionale e deciderà con un collegio di 5 giudici (potrà essere composta da tre giudici togati e da due giudici tecnici). Il Tribunale di primo grado è stato concepito come struttura articolata in una Corte Centrale con sede a Parigi e due sezioni a Londra e a Monaco di Baviera, e di una o più divisioni locali, fino a un massimo di quattro, per ogni Stato membro che lo richieda.