Clochard ucciso a Pomigliano, due 16enni fermati per l'omicidio

Cronaca

I due giovani devono rispondere di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà per l'assassinio di Friederick Akwasi Adofo

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Due sedicenni sono stati fermati dai carabinieri di Castello di Cisterna per l'uccisione del 40enne gahnese Friederick Akwasi Adofo, il senzatetto percosso a morte a Pomigliano d'Arco. I due sono accusati dalla procura dei minorenni di Napoli, che ha emesso il fermo, del reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà.  

L'aggressione e le indagini

L'uomo, 40enne senza fissa dimora, è stato picchiato con violenza in via Principe di Piemonte, la zona dove dormiva su una panchina e chiedeva l'elemosina, ed è deceduto in ospedale per un grave trauma cranico e un'emorragia cerebrale. Il clochard era stato aggredito anche da una banda di giovanissimi tempo fa. Le indagini sono partite dall'acquisizione e minuziosa analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza pubblica e privata presenti nella zona in cui la vittima è stata soccorsa. Proprio una telecamera, installata in un esercizio commerciale, ha ripreso la violenta aggressione, improvvisa e immotivata, da parte dei minori mentre il clochard era da solo in strada. I due, dopo aver colpito al volto l'uomo, hanno continuato a sferrare calci e pugni, la maggior parte dei quali indirizzati al capo, anche quando ormai la vittima era immobile a terra. Così i carabinieri hanno cominciato una sistematica raccolta di immagini impresse nei sistemi di videosorveglianza della città. I video estrapolati hanno permesso di ricostruire il percorso dei due aggressori e di ottenere ritratti più nitidi dei volti: il successivo raffronto con i contenuti multimediali pubblicati dai ragazzi sui propri profili social network, ha definitivamente consentito la loro individuazione. Nei profili social degli indagati, contenuti che esaltano la violenza, immagini di coltelli e bastoni retrattili. Nel corso delle perquisizioni locali svolte presso le abitazioni degli indagati, sono stati trovati indumenti utili alle indagini.

Bar e pasticcerie nel cuore del centro storico di Roma gestite da clan mafiosi palermitani. E' quanto accertato dai carabinieri del Ros nell'operazione, coordinata dalla Dda di Roma, che ha portato all'emissione di una ordinanza cautelare nei confronti di 11 persone, 15 gennaio 2021. In particolare i gruppi mafiosi hanno, negli anni, riciclato nella ristorazione ingenti somme di denaro per aprire locali nella zona di Testaccio e Trastevere. Le accuse sono di trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, reati commessi per agevolare l'associazione mafiosa "Cosa Nostra". ANSA/ ROS CARABINIERI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

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Il sindaco: “Un plauso per la rapidità delle indagini”

"Mi congratulo con i carabinieri per la rapidità di intervento e per aver individuato i presunti responsabili di un delitto atroce e che ha traumatizzato tutta la nostra comunità. Ora che la giustizia faccia il suo corso. Noi ribadiamo che i funerali del povero Frederick saranno a spese del Comune", ha detto il sindaco della città, Lello Russo.

Milan, Italy 08.08.2020: Homeless people on the streets of Milan

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