Fabriano, 60enne ucciso con un colpo alla testa: fermata la compagna per omicidio

Cronaca
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È avvenuto in via Castelli, nella casa dove i due abitavano. A dare l'allarme ieri sera sono stati parenti dell'uomo. Il legale della donna ha affermato che "non c'era nessuna intenzione di ucciderlo. Si è solo difesa"

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Un uomo di 60 anni è stato trovato morto in casa, a Fabriano, in provincia di Ancona, con una ferita alla testa. La sua convivente, una donna di 51 anni, è stata fermata dai carabinieri per omicidio. A dare l'allarme sono stati ieri sera i parenti dell'uomo, un operaio italiano, che sarebbe stato colpito alla testa con un corpo contundente. È avvenuto nella casa dove i due abitavano, in via Castelli.

L'omicidio e il fermo della donna

L'uomo, secondo quanto emerso, è stato colpito diverse volte al volto e alla testa con una lampada. La sua compagna, in stato di fermo per omicidio volontario, lo avrebbe colpito durante una lite e poi si è allontanata dall'abitazione. I militari, che erano entrati con l'aiuto dei vigili del fuoco, l'hanno rintracciata per le strade di Fabriano. La donna, che non ha ammesso alcuna responsabilità, è stata portata nel carcere pesarese di Villa Fastiggi. La procura di Ancona ha disposto l'autopsia sul corpo dell'uomo e posto sotto sequestro l'appartamento, che si trova in un edificio poco distante dal centro di Fabriano. La relazione tra i due, da quanto si è appreso, durava da anni, la donna, nata a Jesi, aveva tenuto la residenza a Perugia.

Proprio a Fabriano, nove anni fa, la sorella gemella della 51enne ha ucciso, nell'estate del 2014 la madre, Maria Bruna Brutti, colpendola alla testa con un'arma giocattolo. La donna, affetta da problemi psichici, era stata poi arrestata.  

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Il legale della compagna: “Si è solo difesa”

"Non c'era nessuna intenzione di ucciderlo. Si è solo difesa", ha detto l'avvocato Franco Libori, del foro di Perugia. L'avvocato è il legale della 51enne, convivente di Baldoni. La donna è stata sentita dai carabinieri del Nucleo Investigativo nella caserma di Fabriano. Ai militari ha dato la sua versione dei fatti, ritenuta poco credibile, il pm Daniele Paci della Procura di Ancona ha chiesto il fermo. La relazione tra i due, da quanto si è appreso, durava da anni, la donna, nata a Jesi, aveva tenuto la residenza a Perugia.

Proprio a Fabriano, 9 anni fa, la sorella gemella della 51enne ha ucciso, nell'estate del 2014 la madre, Maria Bruna Brutti, colpendola alla testa con un'arma giocattolo. La figlia, affetta da problemi psichici, era stata poi arrestata.  

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