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Giulia Tramontano, il dolore della famiglia: "Siamo distrutti"

Cronaca
©IPA/Fotogramma

I famigliari della 29enne uccisa dal compagno a Senago affidano ai social le proprie emozioni: "Ci ha tolto Giulia e impedito di cullare Thiago"

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Sono giorni di indicibile dolore per la famiglia di Giulia Tramontano, la 29enne originaria di Sant'Antimo in provincia di Napoli assassinata dal compagno, Alessandro Impagnatiello a Senago, nel milanese,  mentre era al settimo mese di gravidanza. Dolore che emerge dai post, soprattutto della sorella, Chiara, che attraverso il suo profilo Instagram in questi giorni ricorda la ragazza scomparsa.

Una famiglia unita

"Una famiglia che resterà per sempre unita", scrive sul proprio profilo Instagram Chiara Tramontano, a corredo di una foto che ritrae Giulia, con i due fratelli e i genitori, sorridenti e felici. Una famiglia che oggi conosce il dolore per la perdita insensata di una figlia, di una sorella, brutalmente uccisa quando stava per dare alla luce Thiago. Come riporta il Corriere della Sera: "A Milano stava bene, aveva un buono lavoro che amava" ha ricordato ancora la sorella Chiara: "Era felice per la gravidanza e stava attenta ma vivendo il tutto in modo tranquillo". Una gravidanza che avrebbe reso nonno papà Franco e zio il fratello Marco, che giovedì mattina insieme al padre ha deposto un mazzo di fiori dove è stato ritrovato il corpo, con un biglietto: per Giulia e Thiago, per sempre nei nostri cuori.

"Grazie di averci dato la speranza"

Poi mamma Loredana, che durante la puntata di mercoledì scorso di Chi l'ha visto, quando ancora Giulia risultava dispersa, ripeteva: "Non si sarebbe mai allontanata lasciandoci nella preoccupazione". Giorni in cui la sorella Chiara ha battuto le vie di Senago, in cerca di qualcuno che sapesse, che avesse sue notizie, che mantenesse viva la speranza. Una speranza smarrita quando Impagnatiello ha confessato, e il corpo senza vita di Giulia è stato rinvenuto dietro ad alcuni box, tra i cespugli. "Grazie di averci dato la speranza di trovarla, grazie di averci creduto" ha scritto ancora sui oscial Chiara: "Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno potuto cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali".

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