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Artem Uss, fuga dall'Italia dell'imprenditore russo agevolata da criminali serbi

Cronaca

Secondo fonti sentite dal Wall Street Journal, il trafficante russo sarebbe scappato in auto grazie a un gruppo vicino alla criminalità organizzata serba che lo ha accompagnato al confine

 

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Nuove rivelazioni sulla fuga di Artem Uss, l’imprenditore russo figlio di un oligarca molto vicino a Putin accusato di traffico di armi e denaro, evaso dai domiciliari a Milano lo scorso 22 marzo. Il 40enne sarebbe riuscito a fuggire dall'Italia e tornare a Mosca sfruttando una rete internazionale di contatti, tra cui una banda criminale serba. La conferma delle indiscrezioni italiane da fonti Usa sono state raccolte dal Wall Street Journal.

 

La fuga in auto 

 

Dietro la fuga dall’Italia di Artem Uss,  accusato di trafficare in armi, petrolio e denaro, c’era un gruppo organizzato che arrivava dalla Serbia. A raccontarlo oggi il Wall Street Journal che cita una fonte americana vicina al dossier. Uss sarebbe scappato in auto grazie a un gruppo, vicino alla criminalità organizzata serba, che lo ha accompagnato al confine. Secondo le fonti sentite dal WSJ,  il trafficante ha cambiato auto almeno una volta e ha attraversato diverse frontiere per recarsi in Serbia, da dove sarebbe poi volato a Mosca. L’intelligence russa non avrebbe partecipato direttamente alla vicenda per timore che potesse essere scoperta. Perciò nell’impresa sono stati usati elementi criminali serbi che agivano già in Italia.

 

 

 

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