La presidente della Commissione europea alla Biennale di Venezia: "Il Next Generation Eu prevede 6 miliardi di euro per l'Italia, destinati a ridurre i rischi di inondazioni e frane". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Oggi non è ancora possibile la quantificazione dei danni complessivi, che sono ingenti". A Conselice un'ordinanza impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie abitazioni per motivi igienico sanitari
"Tin bota. L'Europa è con voi. Anche per ripristinare l'equilibrio stravolto tra la natura e l'ambiente edificato". A dirlo è la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che dopo la visita di ieri nelle zone alluvionate dell'Emilia Romagna oggi, alla Biennale di Venezia, ha sottolineto: "Il Next Generation Eu prevede 6 miliardi di euro per l'Italia, destinati a ridurre i rischi di inondazioni e frane" (LO SPECIALE SULL'ALLUVIONE). La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in collegamento con il Festival dell'Economia di Trento, ha ricordato che "in 15 giorni è caduta metà di tutta la pioggia che cadrebbe nella stessa zona in un intero anno. Il bilancio è grave in tema di vittime, per cui mercoledì abbiamo proclamato il lutto nazionale, ci sono oltre 15mila evacuati, attività economiche e produttive in ginocchio. Oggi non è ancora possibile la quantificazione dei danni complessivi, che sono ingenti". Intanto, la sindaca di Conselice, Paola Pula, ha firmato un'ordinanza che impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie abitazioni per motivi igienico sanitari. Allerta rossa anche oggi in Emilia Romagna: non sono previste piogge ma rimane il pericolo frane. Allerta gialla invece in Abruzzo, Basilicata, Calabria e Toscana.
In Emilia Romagna 8.000 interventi dei vigili del fuoco
A oggi i Vigili del fuoco hanno effettuato in Emilia Romagna, dall'inizio dell'emergenza, 8mila interventi: 1.570 a Bologna, 3.655 a Ravenna, 2.370 a Forlì Cesena, 405 a Rimini. Sono 818 i pompieri impegnati nelle operazioni di soccorso, 170 sono al lavoro nella provincia di Forlì e 360 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità. Dei vigili del fuoco mobilitati, 40 sono al lavoro per il coordinamento degli interventi nei 14 posti di comando avanzato, più di 100 i soccorritori acquatici e gli esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore. Dei 282 mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 15 sono piccoli natanti, 7 gli anfibi, 22 le pompe e idrovore, 3 gli elicotteri e 13 i droni.
Le "aziende del freddo" in soccorso dell'arte
Per salvare i beni culturali nelle zone colpite dall'alluvione si mobilitano le "aziende del freddo". Colossi dei cibi surgelati come Orogel e Bofrost hanno messo a disposizione le celle frigorifere per salvare le opere d'arte, in particolare cartacee. A Cesena la Orogel ha messo a disposizione propri spazi dotati di frigoriferi a bassissime temperature per ospitare materiali documentari risalenti in alcuni casi al XVI e XVII secolo, mentre la Bofrost ha reso disponibili camion refrigerati e celle frigorifere per mettere in sicurezza testi antichi, manoscritti e e volumi in carta e pergamena che si trovano nella biblioteca diocesana di Forlì.
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I militari donano disinfettanti contro il tetano
In Emilia Romagna c'è preoccupazione anche per il tetano, con possibili contaminazioni legate alle acque stagnanti. Per questo una delegazione dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, unità produttiva dell'Agenzia Industrie Difesa, ha donato soluzioni disinfettanti e integratori alimentari salini. La soluzione disinfettante - spiega la l'Agenzia Industrie Difesa - sarà un importante strumento per scongiurare rischi di tetano dettati dalle alluvioni.
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Meloni: "Commissario? Prima servono risorse"
Meloni ieri è stata interrogata sul tema del commissario alla ricostruzione durante il punto stampa all'aeroporto di Bologna: "Sono molto colpita che sia questo il dibattito che vi interessa mentre ancora si stanno celebrando i funerali delle persone - ha replicato secca la premier - Noi ci stiamo occupando di ricostruire, di fare del nostro meglio, di trovare le risorse: quando arriverà il tempo della ricostruzione ci occuperemo del commissario per la ricostruzione. Diciamo che oggi il mio principale problema non è chi spende i soldi, è trovarli".
Bonaccini: "Commissario deve conoscere il territorio"
In merito alla sua mancata nomina a commissario è intervenuto, dalle pagine di Repubblica, il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Il parere favorevole da parte degli altri amministratori "mi ha fatto piacere - ha detto - Direi lo stesso io di Zaia, Fedriga o Toti. Anch'io, come loro, so che un presidente di Regione deve per forza conoscere meglio di tutti il proprio territorio ed è la persona più adatta a gestire la ricostruzione". Alla domanda sul perché non venga scelto, Bonaccini risponde: "Non ne ho idea. E comunque il tema non è il nome. Io spero solo che chiunque scelgano non lo facciano per questioni di consenso senza tenere conto delle urgenze. Sarebbe deprimente. Spero solo che il commissario, chiunque sarà, non pensi di poter gestire questa situazione al telefono da Roma. Perché rallenterebbe tutto". "È il governo che deve decidere e che deve nominare il commissario straordinario, adesso siamo nell'emergenza, e sono commissario per l'emergenza, poi servirà un commissario straordinario per la ricostruzione. Io termino quest'anno, dopo 9 anni, di essere commissario straordinario alla ricostruzione per il terremoto. E abbiamo ricostruito tutto", ha detto poi parlando all'Aria che tira. "Mi dispiacerebbe - ha aggiunto - se la discussione sulla nomina del commissario dovesse prendere la strada del calcolo delle percentuali alle prossime elezioni regionali. Non c'è bisogno di farlo in 48 ore, ma non dovrà passare molto tempo. Del resto ci sono tre fasi. La prima è bloccare i mutui e gli adempimenti fiscali, che il governo ha già fatto. Poi c'è il tema delle risorse da attivare dai fondi europei o con altri meccanismi. E poi c'è la ricostruzione".
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Una vittima del maltempo nell’Avellinese
Intanto continua il maltempo in alcune zone d’Italia: sono previsti altri 10 giorni di temporali e grandine. Ieri un uomo di 45 anni è morto a Contrada, in provincia di Avellino, travolto dalla sua auto mentre tentava di ancorarla al terreno durante un forte temporale che ha provocato grossi allagamenti.
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Stato di emergenza esteso a Comuni di Marche e Toscana
Ieri il Consiglio dei ministri ha esteso lo stato di emergenza ad alcuni comuni di Marche e Toscana colpiti dall'alluvione. Nelle Marche sono coinvolti i comuni di Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino la provincia di Pesaro e Urbino. Per i primi interventi di soccorso sono stati stanziati 4 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. La stessa cifra, con la stessa finalità, è stata stanziata per i comuni toscani di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e di Londa della città metropolitana di Firenze.