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Manifestazione sindacati a Milano, Landini: "In Italia primato europeo della precarietà"

Cronaca
©Ansa

Si tratta della seconda mobilitazione dopo quella che si è svolta a Bologna il 6 maggio. "Avanti finché non otterremo quello che vogliamo", ha detto il segretario generale della Cgil

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A Milano manifestazione unitaria organizzata per il Nord Italia dai tre principali sindacati italiani in difesa del lavoro e contro le scelte del governo su politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali. Si tratta della seconda mobilitazione dopo quella che si è svolta a Bologna il 6 maggio per il Centro. Il terzo dei tre appuntamenti convocati dai sindacati, quello fissato per le regioni del Sud, sarà settimana prossima, il 20 maggio, a Napoli. Secondo quanto hanno annunciato i sindacati alla manifestazione nel capoluogo lombardo hanno partecipato quarantamila persone.

Landini al corteo - ©Ansa

Il corteo e la manifestazione

In testa al corteo della Cgil che ha aperto la mobilitazione milanese c'era il segretario generale Maurizio Landini che ha ribadito l'intenzione di portare avanti la protesta finché il governo non darà risposte: "Andremo avanti finché non otterremo quello che vogliamo", ha detto ai giornalisti presenti. Il corteo è partito dal Castello Sforzesco in direzione Arco della Pace dove sono riuniti i militanti della Cisl e della Ui. Qui si sono tenuti gli interventi conclusivi di Landini e Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil. Non c'era invece il segretario della Cisl Luigi Sbarra, bloccato da problemi di salute. Al suo posto è intervenuta la segretaria confederale Daniela Fumarola. Tra i presenti Gianni Cuperlo del Pd e Onorio Rosati di Alleanza Verdi e Sinistra. 

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Landini: "In Italia primato europeo della precarietà"

"Il livello di precarietà che c'è nel nostro paese non c'è in nessun altro paese europeo", ha affermato Landini durante il corteo, aggiungendo che "proprio ieri hanno parlato di denatalità, ma una delle ragioni vere della denatalità è proprio il fatto che non c'è lavoro per le donne, e che c'è una precarietà che dà incertezza nel futuro delle persone". "Siccome loro dicono che sono quelli nuovi, e allora se sono quelli nuovi che cambino le cose sbagliate che ci sono e discutano con il sindacato, che ascoltino quello che oggi giovani gli dicono e le donne, il paese. Non lo stanno facendo. Stanno facendo campagna elettorale e propaganda", ha detto Landini poco prima della manifestazione.

"Lotta degli studenti è la nostra lotta"

Gli interventi del governo per il numero uno della Cgil sono ad oggi insufficienti" perché aver "rimesso in campo i famosi 600 milioni, a parte che quelli riguardano anche i privati, non risolvono i problemi complessivi". Landini ha poi aggiunto: "Credo che un giovane che rifiuta di lavorare sottopagato a 1.000 euro faccia bene, non può accettare quelle condizioni". L'idea che bisogna accettare qualsiasi tipo di lavoro "non va bene, è ora di smetterla", ha detto il segretario che al termine della manifestazione incontrerà gli studenti dell'Università degli Studi di Milano che stanno protestando contro il caro affitti. "Il mio primo pensiero va agli studenti, la loro lotta è la nostra lotta", ha affermato Landini all'inizio del suo intervento all'Arco della Pace. "Il diritto allo studio non è garantito nel nostro paese, altroché merito e i figli dei lavoratori dipendenti hanno sempre più difficoltà a studiare", ha detto il segretario.

Bombardieri: "Siamo in piazza per un paese diverso"

"Cgil, Cisl e Uil non stanno facendo lo sciopero contro il cuneo fiscale come qualcuno continua a dire perché noi gli scioperi generali li abbiamo fatti per averlo", ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sottolineando che "Cgil Cisl e Uil stanno in piazza per chiedere al Governo e alla politica di costruire un paese diverso, basato su un lavoro stabile, dignitoso e sicuro, dato che si continua a morire" Al governo si chiede anche "di fare una riforma fiscale che tenga conto di chi effettivamente paga le tasse e di chi evade e di discutere finalmente di una riforma delle pensioni, che fino ad adesso ha sacrificato giovani e donne".