Stupro in Stazione Centrale, le tre ore di terrore vissute dalla donna

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A seguito del racconto della donna alla Polizia Ferrovaria, emergono nuovi particolari su quanto accaduto nella mattinata del 8 aprile, con lo stupro subito dalla 36enne presso lo scalo milanese. Denunciati anche altri due casi di abusi a Milano. Il ministro dell'Interno Piantedosi è atteso in città il 10 maggio

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Emergono nuovi particolari nella vicenda che ha coinvolto una donna nella mattinata di ieri presso la Stazione Centrale di Milano, quando la 36enne, una turista straniera, è stata violentata da un uomo nei giardinetti vicino alla stazione e all'interno di uno degli ascensori dello scalo meneghino. Intanto, dopo il fermo del presunto colpevole, il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi preannuncia la sua visita nel capoluogo lombardo il 10 maggio, con l'obiettivo di fare un punto della situazione sulle azioni già avviate in città per garantire una maggiore sicurezza, con particolare riguardo alla stazione e le zone adiacenti.

La ricostruzione dei fatti

È la Polizia Ferroviaria a raccogliere la testimonianza della donna, una 36enne di origini marocchine, che nella giornata di ieri è stata violentata presso i giardinetti in piazza Luigi di Savoia nelle vicinanze della Stazione Centrale di Milano. La donna arriva una decina di giorni fa nel capoluogo lombardo dalla Norvegia dove abita, ospite di amici, che nella tarda serata di mercoledì la lasciano sola in stazione in attesa che partisse il treno delle 6 per Parigi. Secondo quanto raccontato dalla donna, verso le 2.30 viene avvicinata da un connazionale, inizialmente in maniera amichevole, poi, d'un tratto, l'uomo le afferra la mano destra e la trascina nei giardinetti. Da lì iniziano le violenze che si protraggono per mezz'ora, fino a quando la ragazza non sverrà priva di sensi, si ridesterà quando l'uomo cercherà di farle nuovamente violenza senza tuttavia riuscirvi. Poco dopo le 5 le telecamere di sorveglianza riprendono l'aggressore che trascina la sua vittima per mano, e 17 secondi dopo, i due si trovano di fronte agli ascensori del piano terra della stazione. "Mi ha portata dentro la stazione e giunti nell’atrio adiacente all’ascensore, sul lato destro, mi ha aggredito nuovamente cercando di baciarmi sulla bocca e sul collo cercando di avere un atto sessuale con me" ha affermato la donna agli inquirenti. Al suo rifiuto l'uomo le sferra due calci, tirandola dentro l'ascensore e forzandola a un rapporto sessuale, la 36enne cerca di suonare l'allarme ma non ci riesce, lui la blocca colpendola con una testata sul naso e con degli schiaffi. La telecamera interna all'ascensore riprende tutte le fasi, fino a quando l'uomo decide di scappare e qualcuno si accorge di quella donna stesa a terra e avvisa le forse dell'ordine.

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Il fermo

Sarà depositata domani la decisione del gip di Milano Patrizia Nobil a carico del 27enne fermato. Per l'uomo, irregolare e con diversi alias, attualmente a San Vittore, il pubblico ministero di turno Alessia Menegazzo che fa parte anche del pool di contrasto alle violenze guidato dall'aggiunto Letizia Mannella, aveva chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere: per il pubblico ministero il soggetto è pericoloso e potrebbe commettere altre violenze.

Controlli intensificati

Dopo poche ore dal fatto le forze di polizia hanno individuato il presunto responsabile della violenza, un 27enne senza fissa dimora e irregolare, di origine marocchine, assicurandolo alla giustizia, come fa sapere attraverso un comunicato la prefettura: "La professionalità dimostrata del personale della Polfer e la tempestività dell'azione di contrasto degli episodi criminosi conferma l'efficacia dell'intensa e costante attività interforze posta in essere secondo il coordinamento del Ministero dell'Interno a partire dallo scorso gennaio, che proseguirà anche nei prossimi mesi". Ancora la prefettura: "Il grave fatto di violenza accaduto rappresenta una spinta a proseguire nel percorso intrapreso con ancora più impegno per prevenire la commissione di reati, grazie al ripristino della legalità e una migliore vivibilità delle zone intorno alla Stazione Centrale di Milano. I servizi interforze saranno pertanto ancor più intensificati".

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Piantedosi atteso a Milano

A seguito dell'ennesimo episodio di violenza accaduto nella zona, il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è atteso a Milano il prossimo 10 maggio, proprio per fare un punto della situazione sulle azioni già avviate in città per garantire una maggiore sicurezza, con particolare riguardo alla stazione centrale e le zone adiacenti. “In sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – ha dichiarato il titolare del Viminale - ci confronteremo sui risultati dei controlli interforze che sono in corso dallo scorso gennaio e che proseguiranno anche nei prossimi mesi. Una analoga iniziativa farò la prossima settimana anche a Roma. Grazie ad una azione capillare di vigilanza del territorio siamo riusciti ad arrestare nell’arco di poche ore gli autori di tutti i più gravi episodi accaduti. Ringrazio le forze di polizia per tutto l’impegno che stanno assicurando per prevenire e contrastare la commissione di reati e garantire la vivibilità di zone cittadine particolarmente esposte a fenomeni criminali".

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Altre due denunce di abusi

Altre due donne hanno denunciato oggi di aver subito abusi sessuali a Milano. Il primo caso risale a venerdì, quando una clochard di 57 anni, già in precarie condizioni di salute, è stata aggredita in una tenda da campeggio sistemata in piazza Carbonari. La donna aveva accettato l'offerta di un riparo notturno da parte di un altro senzatetto, descritto come un africano sui trent'anni. Ma poi, all'interno della tenda, è stata violentata. La 57enne, che è riuscita a chiedere aiuto a un passante e poi alla polizia, è stata accompagnata oggi alla clinica Mangiagalli, dove i sanitari avrebbero accertato l'avvenuta violenza sessuale. L'altro caso si sarebbe invece verificato all'interno di un albergo. Una donna ha raccontato di essersi sentita male e di aver subito pesanti molestie in hotel da parte di un uomo con cui era stata a cena. Sui due casi indaga la pm Rosaria Stagnaro della Procura di Milano

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