Una direttiva del Viminale ai prefetti prevede "una presenza rafforzata e visibile delle Forze di polizia" nelle aree adiacenti alle stazioni per offrire "una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa"
Intensificare le attività di controllo nelle zone adiacenti alle stazioni ferroviarie di Roma, Napoli e Milano. È l'indicazione contenuta in una direttiva inviata dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ai prefetti delle tre città per assicurare "una presenza rafforzata e visibile delle Forze di polizia" e offrire "una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa". In particolare, sulla base delle indicazioni fornite dal titolare del Viminale, i prefetti, integrando i piani di controllo coordinato del territorio da parte delle forze di polizia, dovranno attivare nelle aree adiacenti alle stazioni dispositivi specifici di vigilanza con l'obiettivo di metterle più stabilmente in sicurezza e restituirle così alla piena fruibilità da parte delle comunità di riferimento.
Tema sicurezza
Con la disponibilità dei sindaci interessati, dovrà essere previsto un ulteriore coinvolgimento delle polizie locali e al contempo dovrà essere valorizzato l'impegno della Guardia di finanza sul fronte dell'azione di accertamento di tipo economico-finanziario nei confronti dei gestori di attività. La direttiva è stata adottata sulla scorta dei risultati già conseguiti grazie alle operazioni interforze ad "alto impatto" realizzate dallo scorso 10 gennaio nelle tre principali stazioni ferroviarie di Roma, Milano e Napoli e poi estese ad altri ambiti cittadini, interessati dal fenomeno della malamovida e dallo spaccio di sostanze stupefacenti. "Si tratta - rileva il Viminale - di servizi straordinari di controllo del territorio che hanno visto l'impiego di personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con la collaborazione della Polizia locale e il concorso di altri enti (asl, ispettorati del lavoro, aziende municipalizzate), ed hanno consentito di accrescere prevenzione e repressione delle diverse forme di illegalità. Per l'attuazione di questo modulo di intervento, che si ripeterà in modo sistematico nelle prossime settimane, dal 10 gennaio al 17 marzo, sono state impiegate 10.449 unità delle Forze di polizia, cui si sono aggiunti 906 appartenenti alle polizie municipali di Roma, Milano e Napoli e 687 dipendenti di altri enti (aziende pubbliche, ispettorato del lavoro, asl). Sono state controllate 93.459 persone, di cui 26.763 straniere, con 248 arresti e 1243 persone denunciate. I controlli hanno riguardato anche 11.197 veicoli e 2.534 esercizi pubblici, ove sono stati individuati 419 lavoratori irregolari. Gli stranieri espulsi sono stati 266, dei quali 55 accompagnati presso i Centri di permanenza per i rimpatri. All'esito dell'attività di polizia, sono state anche disposte 161 misure di prevenzione personale, 43 fogli di via obbligatori e ben 118 divieti di accesso alle aree urbane. Sono state anche accertate 3.118 violazioni amministrative, oltre a 543 di natura fiscale. Inoltre, sono stati sequestrati denaro, merce contraffatta o insicura (tra prodotti alimentari, abbigliamento, giocattoli e altro), stupefacenti, veicoli e armi.