Antonio Calò è stato ucciso a fucilate mercoledì scorso insieme alla moglie Caterina all'interno della loro abitazione, nel Brindisino. Il fratello Cosimo, prima di confessare, era stato fermato con l'accusa di duplice omicidio e porto illegale d'arma da sparo
Ha confessato dopo essere stato sottoposto a fermo con l'accusa di duplice omicidio e porto illegale d'arma da sparo Cosimo Calò, fratello di Antonio Calò, l'uomo ucciso a fucilate mercoledì scorso insieme alla moglie Caterina Martucci all'interno della loro abitazione di Serranova, nel Brindisino. Cosimo sarà portato in carcere: secondo quanto emerso, il movente dell'omicidio sarebbe legato a questioni di eredità tra sette fratelli. L'arma utilizzata per il delitto non è ancora stata trovata.
L'omicidio della coppia
A dare l'allarme dopo l'omicidio della coppia sarebbe stato uno dei fratelli di una delle due vittime che abita nelle vicinanze. L'uomo, preoccupato per non aver trovato, come al solito, il congiunto al bar, si è recato a casa della coppia e, non ricevendo risposta, ha chiesto l'intervento dei carabinieri.