"Ci sono dei rischi sulla produzione idroelettrica, perché se le dighe non sono in grado di far scendere l'acqua, la ruota non gira", ha sottolineato il ministro
E' possibile che sia necessario razionare l'acqua in alcune zone d'Italia: è quanto ha affermato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a 24 Mattino su Radio 24. Al momento, ha precisato il ministro, "nessuna decisione di razionamento, ma io credo che dopo un giro di confronto con tutti i grandi consorzi che gestiscono le dighe, con i gestori del sistema idrico integrato nazionale, si debbano tirare le somme e può anche darsi che su alcuni territori sia fondamentale arrivare" a un provvedimento di questo tipo.
"Rischi sulla produzione idroelettrica"
"Certamente - ha aggiunto il ministro - ci sono dei rischi sulla produzione idroelettrica, perché se le dighe non sono in grado di far scendere l'acqua, la ruota non gira. Già l'anno scorso abbiamo avuto qualche riduzione e speriamo che si riescano a riempire le dighe nei prossimi due, tre mesi, visto che qualche pioggia dovrebbe esserci, altrimenti ci sarebbero delle conseguenze". Sul tema siccità Pichetto Fratin ha sottolineato "un'altra conseguenza: noi importiamo energia dalla Francia da fonte nucleare, e la Francia ha anche un piano di spegnimento di alcune centrali nucleari dove "la carenza di risorse idriche fa mancare l'acqua dei raffreddamenti". Sull'idroelettrico ha osservato che "naturalmente la valutazione da farsi è quella di mettere in atto una serie di azioni per riempire le dighe il più possibile".
approfondimento
Siccità in Italia, 3,5 milioni di persone a rischio razionamento acqua
"Valutiamo commissario per la gestione dell'acqua"
"Stiamo valutando la nomina di un commissario che abbia tutti i poteri sulla gestione dell'acqua: ne parleremo la settimana prossima in Consiglio dei ministri - ha detto Pichetto Fratin a Vercelli, dove si trova oggi per l'inaugurazione della 44° Fiera in Campo -. Abbiamo il 50% della neve che dovrebbe esserci sulle montagne, e siamo a meno della metà dei livelli di fiumi e laghi. Serve un ragionamento per un intervento immediato, che significherà anche razionamenti sulla distribuzione della risorsa". "Serve un ragionamento integrato - ha aggiunto il ministro - che significa avere acqua da bere, acqua per irrigare e per produrre energia. Questo governo ha intenzione di presentare un piano idrico nazionale".
All'inaugurazione della 'Fiera in campo' di Vercelli c'era anche il vice presidente del Senato, Gian Marco Centinaio: "Un ragionamento a 360° gradi sulla gestione dell'acqua va fatto con un commissario super partes - ha evidenziato -, che non arrivi dall'altra parte dell'Italia, e che abbia pieni poteri e dica a Regioni ed enti: 'Serve acqua, aprite le dighe'".