Scambi di messaggi in cui parla di sè, ma non solo, tra giudizi sulla guerra in Ucraina e attacchi a Europa e Stati Uniti. Le converazioni segrete sono state rese note dal programma "Non è l'Arena"
All'interno del programma "Non è l'Arena" su La7 sono stati resi noti i messaggi che Matteo Messina Denaro scambiava con una paziente conosciuta alla clinica La Maddalena: da parte del boss giudizi sul conflitto russo-ucraino e attacchi a Europa e Stati Uniti.
Da Putin a Zelensky, le parole di Messina Denaro
Scambi di vedute sulla geopolitica, ma non solo. Quello che emerge dalle chat svelate dal programma condotto da Massimo Giletti è un Matteo Messina Denaro orgoglioso, sicuro di sè, un uomo che: "ha calpestato il mondo". Non mancano i giudizi e gli affondi contro l'Ucraina e il suo leader, Volodymyr Zelensky, ritenuto: "uno zero, che sta facendo morire un sacco di civili perchè è un megalomane" e sull'Europa. "Perché invece di fornire armi, gli stati occidentali non dicono a questo presidente di dimettersi? Sistemare le cose e fornire aiuti umanitari", dice. Poi il boss si pone in difesa di Vladimir Putin: "Non è Putin che vuole mettere i missili in America, è il contrario: sono gli americani che vogliono mettere i missili da Putin. Ovviamente se Putin non fosse una potenza nucleare, l’America lo avrebbe già bombardato, come hanno fatto in Libia".
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"Tradito dal mio corpo"
L'ex latitante poi parla anche di sè, del suo modo di vedere il mondo: "Io mangio pure pane e cipolla e anche se non mi credi sono un uomo umile. Divento arrogante e superbo solo con chi ostenta superiorità. Anche se ti sembro un po’ pazzoide, sono un conoscitore di persone. Se parlo con qualcuno so in genere cosa pensa". Poi una amara considerazione sulla malattia che lo ha colpito: "Ancora io non riesco a capacitarmi, il mio corpo mi ha tradito, non lo sopporto. Io avevo una vita bellissima e non avevo previsto ciò, non ci avevo mai pensato e non lo accetto, ma sono un guerriero e non lo dico per farmi coraggio o per retorica, ma perché non la do vinta a nessuno, neanche all’intruso. Anche se la creatura è dura a morire".