Caso Cospito, Delmastro interrogato per 2 ore. Indagato per rivelazione segreto d’ufficio

Cronaca
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Il sottosegretario alla Giustizia è stato sentito in procura dai pm romani. Avrebbe risposto alle domande e ribadito che l'atto non era secretato. È stato iscritto nel registro degli indagati dopo l'intervento alla Camera del vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli sulla vicenda Cospito. Intanto, la difesa di Cospito impugna la decisione di Nordio sul 41 bis

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Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro è stato sentito per due ore dai pm romani. L’esponente di Fratelli d’Italia è indagato dalla procura di Roma per rivelazione e utilizzazione del segreto di ufficio. Gli inquirenti vogliono vederci chiaro dopo l'intervento alla Camera del vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli sulla vicenda Cospito (l'anarchico in sciopero della fame da più di tre mesi contro il regime del 41 bis), per questo hanno iscritto il sottosegretario nel registro degli indagati. Delmastro è arrivato in mattinata a piazzale Clodio per essere interrogato dai pm e ha lasciato la procura dopo due ore. Uscendo non ha rilasciato dichiarazioni. Secondo quanto si apprende, avrebbe risposto alle domande del procuratore Francesco Lo Voi e ribadito che l'atto non era secretato. Le opposizioni, intanto, ne chiedono le dimissioni. Intanto,  il difensore di Alfredo Cospito ha depositato al tribunale della Sorveglianza di Roma l'atto per impugnare il provvedimento con cui il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aveva rigettato l'istanza di revoca del 41 bis presentata dall'avvocato Flavio Rossi Albertini all'inizio di gennaio.

Perché Delmastro è indagato

Delmastro è finito sotto accusa dopo l'intervento in Aula alla Camera del vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli. Donzelli ha riferito il contenuto di alcune conversazioni avvenute nell'ora d'aria nel carcere di Sassari tra l'anarchico Alfredo Cospito e dei detenuti di camorra e 'ndrangheta, anche loro al 41 bis. Si tratta di informazioni che Donzelli aveva avuto dal compagno di partito di Fratelli d’Italia e coinquilino Delmastro, che ha la delega al Dap. Subito erano iniziate le polemiche. Nei giorni scorsi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva spiegato che i passaggi citati da Donzelli facevano parte di "una scheda di sintesi del Nic (Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria, ndr) non coperta da segreto. Non risultano apposizioni formali di segretezza e neppure ulteriori diverse classificazioni sulla scheda". Ora, però, spetta alla procura verificare se ci siano state irregolarità sulla divulgazione delle carte.

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