Cospito, minacce di morte contro manager e aziende in un volantino degli anarchici del Fai

Cronaca
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Lo scritto con frasi intimidatorie firmato dalla Federazione anarchica informale (Fai) è stato recapitato ieri sera a diverse aziende italiane. Una busta contenente anche un proiettile è arrivata all'Iveco Defence Vehicles di Bolzano

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Un volantino con frasi intimidatorie firmato dalla Federazione anarchica informale (Fai) è stato recapitato ieri sera a diverse aziende italiane. Lo riferiscono fonti qualificate. Alfredo Cospito, l'anarchico da oltre cento giorni in sciopero della fame contro il 41 bis, è considerato il propulsore di tale organizzazione, che sarebbe stata creata dallo stesso Cospito una ventina d'anni fa.

Lettera con proiettile allo stabilimento Iveco di Bolzano

Una lettera di minacce a firma anarchica contenente anche un proiettile è stata recapitata all'Iveco Defence Vehicles di Bolzano, azienda con sede principale a Bolzano, che produce anche veicoli per la Difesa. La busta era indirizzata a uno dei manager dello stabilimento. Nella lettera gli anarchici fanno riferimento al caso Cospito e si accusa l'Iveco di Bolzano di fabbricare armamenti.

Le minacce

Il volantino, dattiloscritto, si trovava all'interno di buste gialle. Contiene parole di solidarietà verso Alfredo Cospito (CHI E') e minacce nei confronti, tra gli altri, di un manager di un'azienda con sede a Torino ma che non lavorerebbe nel capoluogo piemontese. Il manager è "il soggetto ideale per la vendetta", si legge nel volantino. 

Manifestazione degli anarchici in solidarietà ad Alfredo Cospito, il primo militante anarchico a cui è stato applicato il 41 bis, che nel penitenziario di Sassari è in sciopero della fame dal 20 ottobre contro il regime di carcere duro, in piazza dei Crociferi a Roma, 15 dicembre 2022 
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Lo stabilimento Iveco a Bolzano
Lo stabilimento Iveco a Bolzano - ©Ansa

Il ministro Zangrillo: "Minacce gravissime ma lo Stato non arretra"

"Sono gravissime e preoccupanti le ennesime minacce provenienti dal mondo anarchico. Dopo essersela presa con politici e uomini delle istituzioni, questa volta la Fai promette addirittura di 'colpire a morte davanti alla famiglia' un manager dell'Iveco, per altro azienda a me cara in cui ho lavorato per diversi anni. Parole inaccettabili, che richiedono una condanna unanime senza se e senza ma". Lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che in una nota manifesta "sgomento" ed esprime "solidarietà" al manager Iveco destinatario delle minacce. "Di fronte a chi vuole alimentare un clima di odio e di violenza, riportando le lancette dell'orologio indietro nel tempo agli anni del terrore, lo Stato non arretrerà di un centimetro", sottolinea Zangrillo.

Piantedosi: “Minacce degli anarchici hanno modalità già viste”

"Gli episodi delle lettere con proiettili di matrice anarchica inviate ad aziende e manager sono al vaglio degli inquirenti, ma sono modalità già viste su cui le forze dell'ordine hanno un livello di attenzione già alto. Dobbiamo però lanciare messaggi sempre molto equilibrati, non di sottovalutazione ovviamente, ma neanche bisogna far preoccupare la gente", ha detto a Santa Maria la Fossa il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo alle domande dei cronisti.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante un'iniziativa elettorale di Forza Italia in vista del voto per le regionali del Lazio, Roma, 7 febbraio 2023. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Il caso Cospito

Alfredo Cospito è ritenuto responsabile di aver piazzato, tra il 2 e il 3 giugno del 2006, due ordigni a basso potenziale presso la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, la cui esplosione non ha causato vittime. Cospito è detenuto in regime carcerario 41 bis, il cosiddetto "carcere duro" introdotto nel 1992 per contrastare la criminalità organizzata, che prevede una serie di restrizioni che impediscono il contatto del detenuto con gli esponenti della criminalità all'esterno del carcere.

Alfredo Cospito, 30 ottobre 2013 a Genova.
ANSA/LUCA ZENNARO

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